GASPORT (S. BOLDRINI) - Borriello, Juan, Lobont, Perrotta, Pizarro: della Roma attuale si possono salvare solo questi cinque giocatori. Il resto, a cominciare da Totti, ma non solo Totti, è da bocciare . È lanalisi, a grandi linee, di un illustre ex del passato, Roberto Pruzzo. Unanalisi che ci sentiamo di condividere in pieno e che, paradossalmente, apre le porte alla speranza: se vanno male sette-otto giocatori di livello come quelli della Roma
Già, ma come e, soprattutto, quando? Non si può essere condannati ogni anno a rimontare: prima o poi - accadde ad esempio nella quarta stagione spallettiana - il giochino non riesce. I flop. Totti non segna dal 9maggio, De Rossi non è più De Rossi da un anno, Mexes pure, Vucinic è partito malissimo, Adriano è grasso come quando era arrivato, Riise non si è ancora ripreso dopo linfortunio in Nazionale, Burdisso è il Burdisso dei tempi interisti, Rosi è nervoso, Taddei sta male. Poi cè Menez, che merita però un capitolo a parte. È il giocatore più sostituito della serie A.
Ranieri aveva strombazzato che questa doveva essere la stagione del francese, ma il primo ad uscire è Jeremy. Stavolta non si può rimproverare a Menez di avere un atteggiamento indisponente. Al contrario: il francese simpegna, con lInter è stato luomo decisivo, ma nel calcio sparagnino di Ranieri non viene mai messo nelle condizioni di esprimere al meglio il suo talento. Se Menez è una contraddizione, Totti è un tormento. Non è facile criticare il miglior calciatore della storia romanista, 245 gol con la maglia giallorossa di cui 192 in serie A, mai numeri del suo digiuno sono impietosi e le questioni riguardanti la sua posizione in campo, la sua compatibilità/incompatibilità con gli altri attaccanti, le sostituzioni e i suoi screzi con Ranieri sono fatti di cronaca. I più Borriello è il romanista più forma e Prandelli lo ha subito richiamato in Nazionale. Si potrebbe insinuare che Borriello è il migliore perché si è preparato con il Milan: il lavoro svolto dalla Roma in estate è infatti materia di discussione: poca corsa e tanto pallone. Ranieri è convinto che sia stata la scelta giusta e ha parlato di preparazione alla «spagnola». Bisogna attendere novembre per giudicare, il mese in cui le squadre sono al top, ma le perplessità, visti i crolli nel finale della Roma, sono giustificate. Perrotta è il romanista che corre di più. Pizarro, nonostante una preparazione differenziata per i problemi al ginocchio, è il solito regista con i fiocchi. Lobont ha superato lesame delle tre partite Inter, Cluj e Napoli, dimostrando di essere un portiere vero. Juan resta di gran lunga il miglior difensore della Roma. Non è impeccabile, ma viaggia sempre sopra la sufficienza. La Roma nella bufera si aggrappa a questi cinque: quando si sveglieranno gli altri?