Roma, altro disastro

04/10/2010 alle 12:52.

IL TEMPO (A.AUSTINI) - La Roma casca all’indietro e finisce di nuovo all’Inferno. I due successi di fila contro Inter e Cluj non sono bastati a rimettere in piedi una squadra partita per vincere lo scudetto e che ora si ritrova penultima. Fino alla ripresa del campionato sarà meglio non guardare la classifica: 5 punti in 6 partite, soltanto l’Udinese ha fatto peggio.

I numeri fanno paura. In nove gare ufficiali la Roma ha incassato 17 gol contro appena 8 segnati, in trasferta ha sempre perso, centrando un en-plein devastante tra Supercoppa, campionato e . Il piano studiato da Ranieri per la visita al San Paolo è fallito nel secondo tempo. E se fino al vantaggio azzurro il migliore è stato significa che il pareggio sarebbe stato accolto col sorriso. Ma quando giochi per lo 0-0, appena prendi gol è finita. Così è andata, grazie a un intelligente e cinico. Mazzarri ha deciso di aspettare l’avversario nel primo tempo, poi quando ha alzato un po’ il ritmo lo ha affondato. In un giorno cadono tutti i tabù: il non batteva da 13 anni la Roma che con Tagliavento arbitro non aveva mai perso. L’allenatore giallorosso non ha resistito alla tentazione della difesa a tre: la stessa mossa dell’anno scorso ma stavolta inefficace.

Dietro sono dolori ogni volta che il affonda, Cicinho e Riise si trovano spiazzati e la squadra crolla atleticamente dopo un’ora di calcio piuttosto lento. I problemi sono anche in attacco. La coppia titolare e Borriello non funziona, il capitano corre, è vero, ma non tira mai in porta. Ieri ha giocato talmente male che si stava sostituendo da solo: quando ha visto Vucinic a bordo campo si è avvicinato spontaneamente alla panchina ma sulla lavagna luminosa c’era il numero di Borriello. E pure fino a quel momento il centravanti napoletano era l’unico ad aver spaventato . Prima di lui era uscito Menez, alla seconda sostituzione consecutiva nell’intervallo. Bah. La partita è stata bruttina nel primo tempo, con due squadre schierate a specchio e intenzionate soprattutto a non prenderle. Col minimo sforzo il potrebbe portarsi avanti con il lavoro, ma la mira di Dossena e due interventi di su Hasmik salvano la porta giallorossa. La risposta della Roma è nei piedi e nella testa di Borriello, ma c’è.

L’ingresso di Brighi al posto di Menez toglie qualità alla Roma. Che riparte bene, potrebbe segnare con , poi si spegne. Definitivamente. e Juan salvano su due contropiedi di Cavani, il colpo del ko arriva al 27’: lo piazza Hamsik, ben servito da Dossena, dimenticato nell’occasione da Cicinho. Vucinic è appena entrato, Ranieri butta dentro anche Rosi ma ormai la frittata e fatta. I cambi di Mazzarri, invece, rivitalizzano il . Vucinic stavolta non fa il miracolo, ci si mette pure la jella: l’autogol di Juan affossa una Roma inguardabile. La strada che porta in Paradiso è nella direzione opposta.