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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Non è il suo miglior periodo, anzi. John Arne Riise, dopo linfortunio alla testa con la Nazionale che lha tenuto fuori per venti giorni, sembra non essere più lo stesso. Tanto che ieri sera è stato sostituito da Castellini, proprio lui che la scorsa stagione non aveva
Errori e sfortuna , anche se il norvegese non si nasconde e, con sincerità, analizza non solo i 90 minuti contro i Basilea, ma tutto il periodo negativo della squadra: «Giochiamo male e dobbiamo lavorare. Anzi, nel primo tempo più che male abbiamo giocato malissimo, io per primo». La ricetta di Riise, ai microfoni di Mediaset Premium prima di sottoporsi allantidoping, è una sola, lunica che Thunderbolt conosce: «Lavorare. Dobbiamo soltanto lavorare». Non sarà facile, col morale a pezzi per una stagione che pare non volersi rimettere in carreggiata.
Riise però non ci sta: «Non siamo una squadra di giocatori demoralizzati, io, ad esempio, sono sempre contento di lavorare e allenarmi ». È questo lo spirito giusto, solo così la Roma potrà uscire (definitivamente si spera) da uno stato di crisi che sembra non voler finire mai: «Dobbiamo allenarci prima, come ho detto prima. È lunico modo che abbiamo per risollevarci, anche se è un periodo difficile».
Anche lumore di Marco Cassetti non è dei migliori: «Non è stata una grande partita, ma è un momento dove le cose ci vanno male. Il pallone sembra non voler entrare mai. Dobbiamo rimanere uniti per dare continuità ai risultati, è questa lunica cosa che ci manca. Anche noi non riusciamo a capire cosa è cambiato da maggio, quando stavamo per vincere lo scudetto, ma dobbiamo riuscire a far girare la ruota».