REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Dopo un'estate passata a sognare il tridente, a testare l'intesa tra Totti, Vucinic e Adriano prima di aggiungere anche Borriello, dopo aver sperimentato senza successo un modulo che consentisse a tutte le punte di convivere in una affollatissima prima linea, la restaurazione. E la scoperta che, per tornare a vincere, non servono le punte, ma i medi
LA VITTORIA DEI MEDIANI - Un giocatore di cui la Roma ha imparato a non poter fare a meno è Perrotta: negli ultimi 5 anni, dall'arrivo di Spalletti in poi, con il mediano in campo, la Roma ha vinto il 60 per cento delle gare: più di De Rossi (55 per cento), più di Taddei (56) e persino più di Pizarro (58). Da centrocampista centrale a trequartista, fino a esterno di fascia, come già dalla scorsa stagione ha imparato a vederlo Ranieri. Un ruolo in cui, il tecnico, ha lamentato sin qui la mancanza di esterni per operare il modulo preferito, quel 4-4-2 rilanciato ieri dal primo minuto. E che immediatamente è tornato a far sorridere la Roma. Non a caso, proprio nel giorno del rientro - dopo un'assenza lunga 49 giorni - di Taddei, unico esterno di centrocampo in una rosa ricca di centrali e trequartisti. Con lui, la Roma ha ritrovato quei movimenti senza palla che avevano fatto la fortuna del club nel quadriennio spallettiano e nella rincorsa scudetto di un anno fa. Oltre all'equilibrio del reparto di mezzo, i cross dalle corsie laterali, il pressing in aiuto dei compagni al centro. Dove una grossa mano l'ha data anche Brighi. Come Perrotta, nella Roma ha coperto di fatto tutti i ruoli di centrocampo. Ieri, Ranieri lo ha riportato nella posizione originaria, quella di "vice De Rossi", al fianco di Pizarro. Alla quarta stagione con la Roma, Brighi continua a confermare un'utilità sottorete dimostrata già dal giorno del suo arrivo: quello di ieri è il tredicesimo gol del centrocampista con la Roma, reti mai inutili, che hanno portato, complessivamente, 11 punti. Una media da bomber. Ma non parlate di tridente.
FATTORE OLIMPICO - La vittoria sul Genoa ha mandato un altro messaggio chiaro: almeno in casa, la Roma sta tornando. In 5 gare stagionali davanti ai propri tifosi, Totti e compagni hanno collezionato tre vittorie e due pareggi. Dopo i pari con Cesena e Bologna (gara che, a 13 minuti dal novantesimo, vedeva la Roma avanti di due gol), tre vittorie in serie, contro Inter, Cluj e proprio il Genoa. Un dato confortante soprattutto perché delle prossime 7 gare la squadra Roma ne giocherà 5 all'Olimpico contro Basilea, Lecce, Lazio e Fiorentina. E poco importa che sia il club di Lotito ad ospitare il derby. Proprio all'Olimpico la Roma ha costruito la propria fortuna un anno fa: 21 vittorie in 26 gare nello stadio di casa dal giorno dell'arrivo di Ranieri. Un amuleto per provare a uscire definitivamente dalla crisi.
VUCINIC PRESENTE - Non solo Olimpico, però. Perché le buone notizie, oggi, arrivano soprattutto da Trigoria, dove Ranieri ha riabbracciato Vucinic. L'attaccante, infortunato una settimana fa con la nazionale del Montenegro, aveva riportato una contrattura al flessore della coscia sinistra. Già da stamattina, però, Vucinic è tornato a disposizione dopo un allenamento intero con il resto della squadra. Notizia importante in vista dell'impegno di Champions League, martedì contro il Basilea. Quando, con ogni probabilità, ci sarà anche De Rossi. Come l'attaccante montenegrino, il numero 16 aveva lasciato dolorante il ritiro della nazionale per un problema al polpaccio. Soltanto venerdì il forfait definitivo, dopo l'ecografia e un provino a Trigoria: dalla tribuna dell'Olimpico ha sofferto e esultato con i compagni, prima di tornare stamattina ad allenarsi. Qualche passo di corsa, poi cautamente senza forzare fino al termine della seduta. Con loro, Ranieri ritrova due elementi fondamentali: possibile che il tecnico scelga di concedere un turno di stop a Pizarro (uscito dolorante per i crampi ieri) e a uno tra Totti e Borriello. Chi probabilmente dovrà rimanere ancora a guardare è Menez. Sembrava il problema meno grave, il suo. Ma, a meno di "miracoli" sportivi, dopodomani non ci sarà. Nonostante i tre punti, l'emergenza (infortuni) continua.