Ranieri difende il capitano «Vittima di un’ingiustizia»

31/10/2010 alle 10:22.

GASPORT (A. CATAPANO) - L’immagine, forse, di una svolta epocale. Al 31’ s.t., mentre Mirko Vucinic segna il gol del raddoppio, Francesco Totti viene espulso dopo uno scontro con Olivera. Giusta o esagerata che sia la decisione di Gervasoni (lui giura di aver visto una mano in faccia al leccese), la reazione del romanista la fa diventare un episodio secondario e dà una rappresentazione del declino di un grande giocatore: Totti esce dal campo a fatica, urla a Gervasoni «bravo, sei un fenomeno». Rosella Sensi assiste attonita dalla tribuna. Poi la presidente, indispettita anche dalle ultime dichiarazioni del sindaco Alemanno («Dovrebbe ricordarsi che la presidente sono ancora io»),

Meglio così? Non parla dell’episodio , ma schiuma rabbia. «Di questa serata salvo solo la vittoria e gli 80 anni del nostro massaggiatore Giorgio Rossi», dice. Se ne va da un’uscita secondaria, ma fa sapere attraverso il suo entourage di ritenere l’espulsione «ingiusta». Anche Olivera scagiona se stesso e il capitano romanista: «Il mio fallo era normale e poi non ci siamo detti nulla di "speciale", nessun insulto». , poi, giustifica la reazione successiva «per l’amarezza di saltare il derby». E chissà se pure e . Ranieri contesta la decisione di . «Troppo severo, bastava il giallo. Francesco si è sentito vittima di un’ingiustizia». Anche il presidente del Lecce Semeraro dice che «l’ammonizione sarebbe stata sufficiente». De Canio glissa, ma pure lui contesta : «Il vantaggio della Roma è irregolare». Mentre i tifosi della Lazio si disperano. «Senza e con Vucinic potete batterci» dicono alle radio. L’ultimo affronto.