
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Dal faccione sorridente accanto allo storico massaggiatore Giorgio Rossi alla scenata sulle scalette quando si è reso conto che dovrà saltare il derby. La domenica di Francesco Totti fa passare in secondo piano la vittoria sul Lecce. E così la festa per gli ottant´anni di Rossi, i sorrisi e il sollievo per i tre punti che significano una spinta fondamentale alla classifica, rischiano di trasformarsi nella bella cornice del triste capitolo che coinvolge di nuovo il numero dieci
«Francesco è il nostro simbolo, ci mancherà contro la Lazio, sia per quello che significa in campo, sia fuori». È Burdisso, a fine gara, a esprimere solidarietà al capitano. Poi l´argentino racconta l´emozione per il suo gol, quello che ha sbloccato una gara che sembrava stregata. «Sono stato fortunato, ma al di là della mia rete, abbiamo fatto una buona gara, restando tutti uniti per uscire da questo periodo. Dedico il gol a mio fratello Guillermo, che era in panchina che mi dice sempre come muovermi: prima o poi arriverà anche il suo momento. Ora speriamo di continuare a fare risultati».
La Sensi torna sull´episodio di Totti: «Non parlo dell´arbitraggio, ma non ho capito l´espulsione. Mi auguro che con le immagini si possa vedere. Ci dispiace, è il nostro trascinatore, una nota triste». La nota positiva è la vittoria della Roma. «I successi servono a rialzare la testa».
Anche nel dopo partita Ranieri è piuttosto concentrato, sembra ancora in trance agonistica. «Piano piano, un passo per volta. Abbiamo iniziato con il piede sbagliato, ora stiamo lottando per tirarci fuori da questo momento. Avete visto con quale grinta hanno giocato i ragazzi. A volte siamo stati troppo precipitosi, sbagliamo tanti passaggi, ma continuiamo a lottare così». Il tecnico non avrà Totti al derby. «Ma ora fatemi pensare al Basilea, questo è il mio primo obiettivo. Senza il capitano, al derby, faremo la partita per lui, daremo il massimo. Comunque bastava il giallo, l´arbitro è stato precipitoso. Ora concentriamoci sulla Champions, abbiamo più fiducia e siamo più determinati».
Ha ritrovato il gol Vucinic, contro il suo Lecce (per questo non esulta), dopo averne sbagliati una marea. «Ci siamo sempre stati, ma non ci girava bene - spiega il montenegrino - non ho festeggiato perché mi sento leccese. L´importante era prendere punti e ci siamo riusciti». Borriello, infine. «Io credo che questa squadra possa lottare per i primi due posti, riguardiamo la classifica a fine stagione
andremo a Basilea per vincere, all´andata noi siamo stati sfortunati e loro molto cinici». Tendinite per Cassetti, salterà la Champions.