Ranieri, da due anni l’autunno è super

28/10/2010 alle 10:42.

CORSPORT (P. TORRI) - Tranquilli, è arri­vato il momento di Claudio Ranieri. E’ vero la classi­fica in campionato è quel­la che è. E’ vero pure quel­la nel girone di Champions non può indurre all’ottimi­smo. Così come è vero che finora la sua Roma tutto ha fatto meno che convincere con il gioco. Ma, tranquilli, sta arrivando il momento di Claudio Ranieri. Quindi della Roma. Non lo dicia­mo perché improvissa­mente colti da un’esagera­ta botta di ottimismo che peraltro potrebbe pure consigliare una visita spe­cialistica. Ma lo sostenia­mo con i numeri e il perio­do.

Quasi che Ranieri fosse un al­lenatore che il meglio delle sue qualità rie­sce a farlo vedere nei mesi autun­nali.

-Il primo indizio, forte e chiaro, è relativo al­l’ultima stagione del tecni­co sulla panchina della , quella che si concluse con un eso­nero a due giornate dalla conclusione, quando era secondo, con uno stile esattamente opposto al fa­migerato stile . Che poi è uno stile che fac­ciamo fatica a capire, ba­sti guardare quello che a Torino è stato detto, da tut­ti, a proposito della simu­lazione di Krasic. Ma tor­niamo all’indizio. Alla set­tima giornata di campio­nato, la di Ranie­ri fu sconfitta a (do­po essere stata in vantaggio) e cominciarono una serie di critiche feroci nei confronti del tecnico. Ranieri rispose, fino alla sosta di Natale, con un fi­lotto di risultati impressio­nanti, in campionato e in , quattordici partite giocate, dodici vit­torie e due pareggi, dieci successi consecutivi in campionato, tra cui quellinel derby, con Milan e Ro­ma. In , poi, ci furono anche i due trionfi sul Real Madrid, straordi­nario quello al Santiago Bernabeu con Alex Del Piero uscito tra le ovazioni del pubblico madridista.

ROMA -Il secondo indizio, ancora più forte e chiaro, è recentissimo, è relativo alla passata stagione quan­do Ranieri arrivò a Trigo­ria dopo la seconda giorna­ta di campionato, Roma ul­tima in classifica, zero punti in classifica. Ebbe bisogno di un po’ di tempo per far quadrare i conti della sua squadra, poi l’ini­magginabile. E se a Torino si poteva pensare (come si pensa que­st’anno) che la prepara­zione dello staff di Ra­nieri fosse stata tarata per una par­tenza ritar­data, un an­no fa la preparazione fu fatta da Spalletti. Speria­mo in questo senso che quest’anno si materializzi il terzo indizio. In ogni ca­so la passata stagione ha avuto la sua totale inver­sione di tendenza proprio verso la fine di ottobre. Il ventotto ottobre perse a Udine (1-2), terza sconfitta consecutiva che generò anche un bel po’ di polemi­che. Poi, quasi per magia, dalla gara successiva, fu tutta un’altra Roma fino a Natale e poi pure dopo per la verità. In ogni caso, fino alla sosta natalizia, i giallo­rossi giocarono dieci par­tite, sette in campionato e tre in Europa League, il ri­sultato fu di otto vittorie e due pareggi e un rilancio su tutta la linea. Rilancio che poi, Europa a parte, si materializzò ulteriormen­te in campionato, con una risalita fantastica, quattor­dici punti, anzi quindici, recuperati all’Inter, primo posto in classifica, fino ai rimpianti finali. A Trigoria sarebbero pronti a pagare per un bis, rimpianti esclusi.