CORSPORT (P. TORRI) - Tranquilli, è arrivato il momento di Claudio Ranieri. E vero la classifica in campionato è quella che è. E vero pure quella nel girone di Champions non può indurre allottimismo. Così come è vero che finora la sua Roma tutto ha fatto meno che convincere con il gioco. Ma, tranquilli, sta arrivando il momento di Claudio Ranieri. Quindi della Roma. Non lo diciamo perché improvissamente colti da unesagerata botta di ottimismo che peraltro potrebbe pure consigliare una visita specialistica. Ma lo sosteniamo con i numeri e il periodo.
Quasi che Ranieri fosse un allenatore che il meglio delle sue qualità riesce a farlo vedere nei mesi autunnali.
JUVENTUS -Il primo indizio, forte e chiaro, è relativo allultima stagione del tecnico sulla panchina della vecchia signora, quella che si concluse con un esonero a due giornate dalla conclusione, quando era secondo, con uno stile esattamente opposto al famigerato stile Juventus. Che poi è uno stile che facciamo fatica a capire, basti guardare quello che a Torino è stato detto, da tutti, a proposito della simulazione di Krasic. Ma torniamo allindizio. Alla settima giornata di campionato, la Juventus di Ranieri fu sconfitta a Napoli (dopo essere stata in vantaggio) e cominciarono una serie di critiche feroci nei confronti del tecnico. Ranieri rispose, fino alla sosta di Natale, con un filotto di risultati impressionanti, in campionato e in Champions, quattordici partite giocate, dodici vittorie e due pareggi, dieci successi consecutivi in campionato, tra cui quellinel derby, con Milan e Roma. In Champions, poi, ci furono anche i due trionfi sul Real Madrid, straordinario quello al Santiago Bernabeu con Alex Del Piero uscito tra le ovazioni del pubblico madridista.
ROMA -Il secondo indizio, ancora più forte e chiaro, è recentissimo, è relativo alla passata stagione quando Ranieri arrivò a Trigoria dopo la seconda giornata di campionato, Roma ultima in classifica, zero punti in classifica. Ebbe bisogno di un po di tempo per far quadrare i conti della sua squadra, poi linimagginabile. E se a Torino si poteva pensare (come si pensa questanno) che la preparazione dello staff di Ranieri fosse stata tarata per una partenza ritardata, un anno fa la preparazione fu fatta da Spalletti. Speriamo in questo senso che questanno si materializzi il terzo indizio. In ogni caso la passata stagione ha avuto la sua totale inversione di tendenza proprio verso la fine di ottobre. Il ventotto ottobre perse a Udine (1-2), terza sconfitta consecutiva che generò anche un bel po di polemiche. Poi, quasi per magia, dalla gara successiva, fu tutta unaltra Roma fino a Natale e poi pure dopo per la verità. In ogni caso, fino alla sosta natalizia, i giallorossi giocarono dieci partite, sette in campionato e tre in Europa League, il risultato fu di otto vittorie e due pareggi e un rilancio su tutta la linea. Rilancio che poi, Europa a parte, si materializzò ulteriormente in campionato, con una risalita fantastica, quattordici punti, anzi quindici, recuperati allInter, primo posto in classifica, fino ai rimpianti finali. A Trigoria sarebbero pronti a pagare per un bis, rimpianti esclusi.