Ranieri chiama, Brighi risponde

18/10/2010 alle 09:20.

IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Ci sono giocatori che vivono di rendita, altri che vengono sopravvalutati senza un reale motivo e altri ancora che devono sempre dimostrare qualcosa all’opinione pubblica, ai tifosi e ai propri tecnici. La storia calcistica di Matteo Brighi è sempre stata particolare, così come sono atipici, rispetto alla consuetudine, i suoi interessi intellettuali al di fuori del campo da gioco. Matteo, all’interno dello spogliatoio romanista, gode di grandissima considerazione. Il motivo nasce proprio dalla professionalità che mette ogni volta che l’allenatore lo chiama in causa, dagli sforzi durante la settimana e dal modo di giocare.

reale motivo e altri ancora che devono sempre dimostrare qualcosa all’opinione pubblica, ai tifosi e ai propri tecnici. La storia calcistica di Matteo Brighi è sempre stata particolare, così come sono atipici, rispetto

alla consuetudine, i suoi interessi intellettuali al di fuori del campo da gioco. Matteo, all’interno dello spogliatoio romanista, gode di grandissima considerazione. Il motivo nasce proprio dalla professionalità

che mette ogni volta che l’allenatore lo chiama in causa, dagli sforzi durante la settimana e dal modo di giocare. A testa alta, senza timori e con una presenza che spesso diventa decisiva. Contro il , chiamato in fretta e furia a prendere il posto del convalescente , Brighi ha dato l’ennesima dimostrazione di meritarla per davvero la casacca giallorossa. In quasi tutte le squadre di serie A sarebbe titolare e non un rincalzo buono per le situazioni di emergenza. Il destino però vuole così e lui, sempre composto ed educato, lo asseconda in pieno.

Molte volte sarebbe potuto andare via, lasciare la à Eterna e trovare qualche buon ingaggio in giro per la Penisola. Ma la sua ostinazione è il segno, vero, puro e bello che la sua scommessa la vuole continuare a vincere. Sabato scorso il suo pressing, le decine di palloni recuperati, il costante aiuto nella fase difensiva e il gol decisivo, hanno regalato i tre punti a Ranieri in una situazione che sarebbe potuta diventare maledettamente complicata. E non è finita. Con Pizarro acciaccato per il perdurare della condrite, Matteo si è sistemato al suo fianco, l’ha scortato nelle fasi più delicate, si è proposto e, come sua abitudine, ha corso come un forsennato per tamponare le incursioni genoane sulle fasce. Quello di cui aveva bisogno la Roma di questo periodo della stagione, un tipo che potesse dare quell’impulso fisico e atletico che latitava dalle parti di Trigoria. Il futuro è sempre dietro l’angolo e chissà se dopo la bella prova con i rossoblu e le non ottime condizioni fisiche della coppia titolaredel centrocampo, Pizarro e , Ranieri non possa concedergli un’ulteriore possibilità. In fondo, le promozioni si guadagnano coi bei voti. E i suoi, sono stati sempre ben oltre la sufficienza.