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LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Guai a ricordare che la Roma non perde a Napoli dal 97: gesti scaramantici, occhi che si abbassano e tanta voglia di dimenticare immediatamente un dato che, statisticamente, preoccupa dentro Trigoria. Claudio Ranieri non ne vuol sapere di numeri, la squadra deve continuare a dare segnali di risveglio. «Ci stiamo ritrovando - spiega il tecnico a Sky - ci volevano queste due vittorie importantissime, ma siamo ancora convalescenti. Adesso ci aspetta un grande incontro a Napoli, pericolosa».
Domani a Napoli, Borriello e Totti dovrebbero essere aiutati in attacco da Menez, preferito, nelle previsioni, a Vucinic. Il francese partirà dalla destra, con Brighi che dovrà invece muoversi a sinistra, vista l´assenza dello squalificato Perrotta. A questo proposito, è stata levata una giornata di squalifica a Mexes, che tornerà a disposizione dopo la sosta del campionato. Restando sul campo, escluse lesioni alla caviglia sinistra di Adriano, mentre a Napoli ha qualche possibilità di giocare dall´inizio Doni: Ranieri sta valutando la possibilità.
Intanto Cassetti carica i compagni: «Il Napoli ha Cavani, è vero, un giocatore difficile da fermare, ma noi rispondiamo con Borriello, un giocatore che aumenta la qualità del nostro reparto offensivo». In tutto questo clima pre-partita, Totti, a Verissimo, ammette: «Quando smetterò non farò l´allenatore perché sono troppo buono: ci vuole polso, devi mandare i giocatori in tribuna, mi farebbe stare troppo male».