Pruzzo: "Mister, dai alla Roma un'identità più chiara"

05/10/2010 alle 11:09.

GASPORT (S. BOLDRINI) - Roberto Pruzzo ha la dote della sintesi: «Alla fine di Napoli-Roma, mi sono detto: "Non c’ho capito niente". Poi, mi sono chiesto: "Perché nulla di quello che aveva in mente Ranieri si è verificato?».

Bomber, veramente siamo noi che lo chiediamo a lei

«Le intenzioni dell’allenatore erano chiare: mettersi a specchio e annullare l’avversaria. Ci sarebbe pure riuscito, se i giocatori avessero fatto quello che gli chiedeva: se gli esterni partono e non tornano, se gli altri non ti fanno certi movimenti basilari, è ovvio che vai in grande difficoltà». Pure Ranieri avrà le sue colpe? «Certamente: da luglio a oggi non è ancora riuscito a dare alla squadra un’identità, un chiaro sistema di gioco. E, forse, ha esagerato nel volersi adattare alle avversarie. Però, onestamente, la Romasta andando oltre i demeriti di Ranieri».

In che modo?

«Almeno sette-otto giocatori non sono ancora al loro livello, è questo che mi fa ben sperare: prima o poi troveranno una condizione accettabile. In fondo, la classifica è ancora scalabile». Ma è un problema fisico? «No, almeno non solo. Secondo me, è il sistema Roma nel suo complesso che non funzionava. La Roma non giocava bene nemmeno all’inizio della gestione Ranieri, però vinceva. Forse l’anno scorso, in una situazione d’emergenza, hanno dato tutti il 100%. Mentre quest’anno sono partiti convinti di essere fortissimi».

E , possibile che sia diventato il male della Roma?

«No, assolutamente. Non è lui il problema di questa squadra: a ho visto più di qualcuno giocare peggio di lui. E del resto la Roma ha perso anche quando non è sceso in campo o ha giocato solo 20’. Se ne parla troppo, io piuttosto sono deluso dal rendimento di Vucinic e Menez: hanno doti enormi, dovrebbero sfruttarle sempre, anche se Ranieri gli chiede di tornare in difesa».