GASPORT (S. BOLDRINI) - Roberto Pruzzo ha la dote della sintesi: «Alla fine di Napoli-Roma, mi sono detto: "Non cho capito niente". Poi, mi sono chiesto: "Perché nulla di quello che aveva in mente Ranieri si è verificato?».
Bomber, veramente siamo noi che lo chiediamo a lei
«Le intenzioni dellallenatore erano chiare: mettersi a specchio e annullare lavversaria. Ci sarebbe pure riuscito, se i giocatori avessero fatto quello che gli chiedeva: se gli esterni partono e non tornano, se gli altri non ti fanno certi movimenti basilari, è ovvio che vai in grande difficoltà». Pure Ranieri avrà le sue colpe? «Certamente: da luglio a oggi non è ancora riuscito a dare alla squadra unidentità, un chiaro sistema di gioco. E, forse, ha esagerato nel volersi adattare alle avversarie. Però, onestamente, la Romasta andando oltre i demeriti di Ranieri».
In che modo?
«Almeno sette-otto giocatori non sono ancora al loro livello, è questo che mi fa ben sperare: prima o poi troveranno una condizione accettabile. In fondo, la classifica è ancora scalabile». Ma è un problema fisico? «No, almeno non solo. Secondo me, è il sistema Roma nel suo complesso che non funzionava. La Roma non giocava bene nemmeno allinizio della gestione Ranieri, però vinceva. Forse lanno scorso, in una situazione demergenza, hanno dato tutti il 100%. Mentre questanno sono partiti convinti di essere fortissimi».
E Totti, possibile che sia diventato il male della Roma?
«No, assolutamente. Non è lui il problema di questa squadra: a Napoli ho visto più di qualcuno giocare peggio di lui. E del resto la Roma ha perso anche quando Totti non è sceso in campo o ha giocato solo 20. Se ne parla troppo, io piuttosto sono deluso dal rendimento di Vucinic e Menez: hanno doti enormi, dovrebbero sfruttarle sempre, anche se Ranieri gli chiede di tornare in difesa».