Pettinari, l’azzurro per ripartire

08/10/2010 alle 11:49.

IL ROMANISTA (V. META) - Ci voleva la spedizione dell’Under 19 in Lituania per far tornare protagonista Stefano Pettinari, talento vero prestato al Siena e ancora in attesa della sua occasione. Al centro di una strana storia, l’ex attaccante della Primavera romanista si è preso una piccola rivincita rientrando nella lista di dei diciott

e ancora in attesa della sua occasione. Al centro di una strana storia, l’ex attaccante della Primavera romanista si è preso una piccola rivincita rientrando nella lista di dei diciotto azzurrini che il ct Daniele Zoratto ha portato a Riga per la prima fase di Campionati Europei di categoria. Nell’esordio di ieri contro i padroni di casa (2-1 per l’Italia), è rimasto in panchina, ma potrebbe essere in campo già domani contro le Far Oer. Ne ha di rabbia, Stefano, per questo 2010 che sembrava un sogno e invece da due mesi a questa parte gli sta riservando troppi
bocconi amari da inghiottire. Ha lasciato la Roma per andare a fare esperienza nel calcio dei grandi, non ha giocato nemmeno un minuto nelle sette partite del Siena nel campionato di serie B. Il perché non l’ha capito neanche lui. 
 
E pensare che meno di un anno fa la sua carriera aveva conosciuto un’accelerazione fulminante. A dicembre 2009 l’esordio in Europa League, nella gelida notte di Sofia contro il Cska, un mese dopo la prima maglia azzurra dell’Under 19 nell’amichevole con la Turchia. Una settimana più tardi compie diciotto anni. Quindi il debutto in serie A, il 20 marzo all’Olimpico, fra gli applausi di tutto lo stadio. In primavera, Francesco Rocca lo vuole nella sua Under 20 impegnata nel Quattro Nazioni. Stefano è in gran forma. Al termine della stagione, è tempo di fare il salto nel calcio professionistico. Lo vuole il Lecce (dove andrebbe con l’amico Sini e dove ritroverebbe Bertolacci), sembra tutto fatto, al punto che Stefano aspetta solo di essere convocato per la firma. Poi irrompe con forza il Siena, il direttore sportivo Perinetti in persona vola a Roma da Milano per chiudere la trattativa e riesce a strapparlo ai salentini. Un anno di prestito con diritto di riscatto e controriscatto, più un’opzione per il secondo. Le condizioni sembrano ideali: i toscani puntano all’immediato ritorno in A e hanno allestito una rosa ampia e competitiva. Il tecnico chiama Pettinari, gli dice che lo aspetta. Pettinari accetta e il 16 luglio si presenta al ritiro di Abbadia San Salvatore. È il più piccolo di tutti. Gli allenamenti sono durissimi, ma nelle prime amichevoli Stefano è in campo e l’impatto con la categoria è incoraggiante. «So che la rivalità è tanta, io ce la metterò tutta per ritagliarmi un po’ di spazio», dice nella sua prima conferenza stampa. Il campionato del Siena comincia il 22 agosto a porta Pettinari in panchina, ma non lo manda in campo. Quello che Stefano non poteva immaginare è che negli ultimi giorni di mercato, il club avrebbe preso altri tre giocatori d’attacco, Sestu, Brienza e Kamata. Quale sia il criterio delle gerarchie non è del tutto chiaro (età? esperienza?), l’unico dato certo è il numero di minuti giocati da Stefano nelle successive sei partite: zero. Ironia della sorte, viene sempre convocato ma solo per essere relegato in tribuna. Scelte tecniche.
 
 gioca un calcio di corsa e fatica, che non riserva molto spazio alla fantasia. Pettinari, però, non si arrende e continua a impegnarsi in allenamento per far cambiare idea al tecnico. Due mesi ai margini fanno male alla crescita prima ancora che all’umore. D’altra parte, l’ambientamento in à è andato molto bene.
Stefano abita in un appartamento in centro, dove spesso vanno a trovarlo i genitori e gli amici. Innamorato di Roma e della Roma, appena può torna a casa, anche perché quando le cose non vanno benissimo, un po’ di nostalgia si fa sentire. A restituirgli il sorriso c’ha pensato l’azzurro. Dopo lo stage di inizio settembre, è arrivata la convocazione per le tre gare degli Europei Under 19 in Lituania. La speranza è che con la ribalta internazionale, cambi qualcosa anche dalle parti di Colle Val d’Elsa.