Per il resto gli azzurri si affidano a De Rossi

08/10/2010 alle 10:09.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Toccherà ancora una volta a lui. Daniele De Rossi, campione del mondo a neanche 23 anni, stasera guiderà l’Italia impegnata a Belfast contro l’Irlanda del Nord (diretta su Rai Uno ore 20.45, arbitra il francese Tony Chapron). Lippi (primo e secondo round), Donadoni o Prandelli non fa differenza: il numero 16 giallorosso (che però in azzurro porta il 5) è un punt

dare delle risposte». In questo caso, spiega il ct, l’unico obiettivo sono i tre punti: «Resto sempre convinto che le vittorie arrivino attraverso il gioco, ma stavolta i tre punti sono l’obiettivo primario: tornare dall’Irlanda con una sconfitta per 2-1 e sentirsi dire che abbiamo fatto una bella partita, quello sì sarebbe un problema».
 
Nella patria di George Best, Prandelli sceglie senza indugi di perseverare sul 4- 3-3 nonostante la carenza di punte esterne (ovvero l’assenza di Balotelli), rimandando ad altra occasione l’alternativa di Cassano dietro a due centravanti. E proprio perché la pretattica in questo caso non è necessaria, il ct svela tutta la formazione:
«Giocheranno Viviano, Cassani, Bonucci, Chiellini, Criscito, , Pirlo, Mauri, Pepe, Borriello e Cassano. Il ? Nel ruolo ci sono tre ragazzi che stanno facendo molto bene, è stata una scelta difficile e tutti meriterebbero di essere titolari. Ho deciso per Viviano perché ho la sensazione che, per partecipazione e personalità, in questo momento abbia qualcosina in più».
 
Nell’Italia anti-Irlanda non c’è nessun blocco: «Sei hai 4-5 giocatori della stessa squadra hai maggiore affiatamento, ma scegliere per scegliere non mi va bene. Io sto cercando di formare e far crescere un
gruppo, di dare un’anima e spessore a questa squadra». Ed è proprio per questo, proprio perché Prandelli punta su «anima e spessore» che è un suo punto fermo. Non potrebbe essere diversamente.