
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Toccherà ancora una volta a lui. Daniele De Rossi, campione del mondo a neanche 23 anni, stasera guiderà lItalia impegnata a Belfast contro lIrlanda del Nord (diretta su Rai Uno ore 20.45, arbitra il francese Tony Chapron). Lippi (primo e secondo round), Donadoni o Prandelli non fa differenza: il numero 16 giallorosso (che però in azzurro porta il 5) è un punt
dare delle risposte». In questo caso, spiega il ct, lunico obiettivo sono i tre punti: «Resto sempre convinto che le vittorie arrivino attraverso il gioco, ma stavolta i tre punti sono lobiettivo primario: tornare dallIrlanda con una sconfitta per 2-1 e sentirsi dire che abbiamo fatto una bella partita, quello sì sarebbe un problema».
Nella patria di George Best, Prandelli sceglie senza indugi di perseverare sul 4- 3-3 nonostante la carenza di punte esterne (ovvero lassenza di Balotelli), rimandando ad altra occasione lalternativa di Cassano dietro a due centravanti. E proprio perché la pretattica in questo caso non è necessaria, il ct svela tutta la formazione:
«Giocheranno Viviano, Cassani, Bonucci, Chiellini, Criscito, De Rossi, Pirlo, Mauri, Pepe, Borriello e Cassano. Il portiere? Nel ruolo ci sono tre ragazzi che stanno facendo molto bene, è stata una scelta difficile e tutti meriterebbero di essere titolari. Ho deciso per Viviano perché ho la sensazione che, per partecipazione e personalità, in questo momento abbia qualcosina in più».
NellItalia anti-Irlanda non cè nessun blocco: «Sei hai 4-5 giocatori della stessa squadra hai maggiore affiatamento, ma scegliere per scegliere non mi va bene. Io sto cercando di formare e far crescere un
gruppo, di dare unanima e spessore a questa squadra». Ed è proprio per questo, proprio perché Prandelli punta su «anima e spessore» che Daniele De Rossi è un suo punto fermo. Non potrebbe essere diversamente.