Per Cassetti tuffo nel passato

28/10/2010 alle 10:48.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - Chissà l’effetto che fa. Chissà cosa si prova ad esordire in Serie A con la maglia del Verona, venire scaraventati nel profondo Sud, a Lecce, in quella parte di Puglia che nella Puglia non si riconosce, per poi diventare grandi, adulati dalle donne, nazionali azzurri, quasi campioni d’Italia e campionissimi per un gol che trasforma in un derby i sogni in realtà. I sogni nei Cassetti. Chissà cosa proverà Marco a ritrovarsi contro, tra 48 ore, quelle maglie alle quali deve tutto

 

Il secondo record è copyright del solo Cassetti. La vetrina di quel magnifico campionato in Salento gli schiude le porte dell’Italia. Quella di Lippi. Marco diventa il primo giocatore del Lecce a essere convocato in Nazionale. L’ex azzurro lo chiama per un’amichevole con l’Islanda. Per Cassetti è la consacrazione. La stagione successiva in panchina non c’è più Zeman. Guidato all’inizio dal laziale Gregucci, il Lecce annega nel mulinello della Serie B. Il Lecce, non Cassetti. Lo vuole la Roma. Da un giallorosso all’altro? Macché. Perché il giallorosso che conta è quello romanista. Quello dei sogni. Gli stessi che tre anni dopo diventeranno realtà in un derby d’inverno. Alla Lazio, Marco ci penserà tra un po’. Indovina chi viene all’Olimpico tra 48 ore, Cassetti? Riecco il Lecce. Chissà l’effetto che fa.