LA STAMPA (G. BUCCHERI) - Il tempo del brindisi giallorosso dura un attimo. LOlimpico è in festa, Vucinic ha appena messo il sigillo a una sfida in salita dove lequilibrio è stato spezzato da un colpo di testa telecomandato da Burdisso alle spalle di Rosati (il Lecce protesterà per un fuorigioco di Simplicio) quando un doppio cartellino rosso manda in corto circuito il pomeriggio. Totti è a terra, si rialza, insegue Oliveira ed entrambi si ritrovano fuori dai giochi. A far cadere a terra lex Pupone a venti metri da dove Vucinic sta per beffare Rosati
«Non potevo fare altrimenti, lo ha toccato sul viso...», sarebbe la ricostruzione del signor Gervasoni ai dirigenti della Roma che chiedevano spiegazioni al termine della partita. Fin qua, il primo tempo di un duello che si accende dopo la doppia espulsione: Oliveira sta per sprofondare nella pancia dellOlimpico quando a Totti saltano i nervi. Linseguimento del Pupone è fermato solo dallintervento di sei persone, fra addetti della società e steward. «Gli sono saltati i nervi quando Francesco ha realizzato che salterà il derby con la Lazio», è la spiegazione di chi conosce a fondo gli umori del capitano giallorosso. Per Totti è in arrivo una inevitabile squalifica, di due o tre giornate se nel referto arbitrale o degli 007 della Figc a bordo campo la ricostruzione darà un peso allo scatto dira. «No, Totti non mi ha detto frasi particolari, mi ha solo spinto con una mano in faccia. Credo - così Oliveira - che un doppio giallo sarebbe stata la sanzione più giusta: non ho nulla contro di lui, nè lui contro di me».




