Marco ritrova la nazionale: ha riconquistato Prandelli

03/10/2010 alle 11:32.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Marco Borriello vola a Napoli e non è solo per l’effetto del treno Frecciarossa 9517 che dal binario 1 di Termini in poco più di un’ora lo fa planare alla stazione centrale partenopea: lo spingono gol e prestazioni d’autore. Il ritorno nella sua città, quartiere di San Giovanni a Teduccio, coincide con l’altro ritorno, attualissimo, in Nazionale.

Borriello, dunque, diventa l’uomo che fa cambiare le stategie a chi siede in panchina. A Ranieri che, ricevuto il regalo last minute dal club giallorosso il 31 agosto, per vederlo sempre titolare, modifica la posizione in campo di ; a Prandelli che, nella circostanza, aumenterà il numero dei centravanti nell’elenco, passando da due a tre (domani, a Coverciano, il ì spiegherà il suo triplete). Davanti a Marco, per le gerarchie della Nazionale, Gilardino e Pazzini, ora raggiunti dal romanista, tornato in quota dopo le delusioni estive: nell’amichevole di Londra del 10 agosto, con l’Italia sconfitta 1 a 0 dalla Costa d’Avorio di Zahoui, il centravanti, all’epoca ancora al Milan e in campo mezz’ora al posto di Amauri, perse di nuovo l’azzurro, come accadde con Lippi che lo escluse dai 23 per il Sudafrica.

La Roma, insomma, gli riconsegna l’azzurro, il colore di questa sua giornata sul Golfo, tutta casa, compagni di infanzia e San Paolo. Prima di lasciare Termini, risponde sornione a Cannavaro junior che lo aspetta, da amicone, per batterlo. «Paolo, vediamo prima che cosa succede in campo». In attesa anche Ranieri: la sosta può portargli il contratto biennale, da 2 milioni e 200 mila a stagione più premi. E’ in un cassetto e Unicredit ha già dato da tempo l’ok per l’aumento, rispetto all’attuale, del 10 per cento. Il tecnico si è fidato della Sensi e ha detto no al Liverpool che lo voleva al posto di Benitez. Rivisto il contratto, si aspetta l’annuncio. «Ma da rivedere c’è anche questa tessera del tifoso, se non avremo sostenitori qui a ».