Machete, coca, proiettili si indaga sugli ultrà laziali

18/10/2010 alle 09:40.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Mancavano più di due ore all’inizio di Roma-Genoa. Tre ragazzi vestiti in modo semplice, jeans, felpa e scarpe da ginnastica. Due di loro sono seduti all’interno di una Ford Fiesta, il terzo è fuori nel parcheggio di piazzale Ponte Milvio. Si guarda intorno, scruta i passanti. Poi vede un’auto dei Carabinieri e si irrigidisce. Fa un movimento brusco verso gli amici, ma i militari lo notano

 

Cosa ci facessero «con tutta quella roba» in auto nel giorno di Roma- è tutto da stabilire. Lo conferma, al Romanista, il Maggiore Vincenzo Pascale, Comandante della compagnia Trionfale: «Stiamo accertando se i tre arrestati avessero dei complici e per quale motivo sabato sera si trovassero all’Olimpico quando giocava la Roma e non la Lazio. Finora loro non hanno detto nulla, starà a noi cercare di capire». I tre, 20, 23 e 27 anni, avevano anche della polvere bianca, probabilmente cocaina, nascosta in un pacchetto di sigarette. Due di loro incensurati e uno con precedenti per danneggiamento, tutti residenti a Roma Nord, hanno dichiarato, come

detto, di essere tifosi della Lazio e, oltre ad essere stati sanzionati dal Tagliente con il daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive), sono stati portati nel carcere di Regina Coeli.
Previsto anche l´obbligo di firma nel commissariato di zona prima, durante e dopo ogni incontro di calcio. Per loro è scattata l’accusa di possesso ingiustificato di materiale atto a scasso che prevede una pena fino a tre anni di reclusione. «Vedremo se ci saranno delle aggravanti - ha spiegato il comandante del Gruppo carabinieri di Roma, tenente colonnello Canio Giuseppe La Gala - dovute al fatto che i tre sono stati trovati con delle armi nei pressi di un luogo in cui si svolgeva una manifestazione sportiva. La cosa certa è - ha proseguito il comandante La Gala - che è grave che un gruppo di ragazzi vada allo stadio con questo tipo di oggetti».

 

Non solo: la perquisizione effettuata a casa del ventitreenne ha consentito di trovare e sequestrare un proiettile calibro 9x21, un passamontagna nero, nonché adesivi e «oggettistica varia - spiegano fonti investigative - riconducibili a frange degli ultrà della Lazio».