IL ROMANISTA (P. MARCACCI) - Quelli che appartengono alla generazione di romanisti che stanno per girare o hanno da poco girato attorno alla boa dei quaranta, ne hanno viste e vissute di tutti i colori ed è inutile stare qui a rammentare innumerevoli episodi che hanno riguardato, nel tempo, improbabili avversari che hanno vissuto contro di noi il proprio giorno di notorietà, piuttosto che la carrellata di personaggi bizzarri che hanno incrociato le nostre latitudini o, ancora, cervellotiche vicende di ogni tipo che hanno complicato la vita della Roma.
Chi scrive, nella serata di domenica scorsa, dopo aver visto una seconda volta Napoli-Roma, ha avuto la "brillante" idea di curiosare nel web, a cominciare dalla propria pagina Facebook, per fiutare laria, per vedere in che direzione spirasse il sacrosanto malumore, quando non nera incazzatura. Sia chiaro che anche questa
è una forma di masochismo, come già sentenziato da qualificatissimi psicoterapeuti. La "sorpresa", almeno per il vostro editorialista che ancora tiene in considerazione la sacralità di certi concetti e di certe, rare, persone, è consistita nel dover leggere vari commenti in cui Totti non veniva criticato per la prestazione del San Paolo (per me primo tempo da 6+, ma sono opinioni) ma offeso, invitato a farsi da parte con toni e terminologia che giustificavano una immediata censura, quella che personalmente ho dovuto mettere in atto per quanto riguarda la mia personale "bacheca". Non per i contenuti delle opinioni, dalle quali comunque dissentivo e dissento tuttora, ma per la forma, per lo "stile" che in vari casi era prossimo allinsulto, quando non direttamente sconfinante nello stesso. E tutto questo, lo ribadiamo, nei confronti del Capitano, di un primato vivente, di un giocatore che rappresenta il prototipo di calciatore in via di sparizione, per tutta una serie di ragioni che è superfluo ribadire e, scusate se è poco, del più forte giocatore della Roma di oggi, oltre che di ieri. Chi può, mi aiuti a capire: sono io che comincio ad invecchiare o cosaltro?