L'orgoglio della Sensi: «Roma, reagisci»

29/10/2010 alle 11:20.

GASPORT (M. CECCHINI) - Quasi un testamento spirituale. Se il clima dell’assemblea societaria non assomigliasse (al solito) più a un malinconico cabaret che a quello di una sede chiamata a ospitare l’approvazione di un bilancio - in negativo per circa 22 milioni -, le parole di Rosella Sensi si potrebbero più facilmen

17 anni dopo In fondo, anche le date portano la presidente della Roma a tracciare una sorta di consuntivo, visto che il 9 novembre è la ricorrenza dell’inizio della cavalcata sensiana. «In questi giorni ho pensato che fra poco sarebbero stati 17 anni dall’inizio della presidenza di mio padre Franco - dice - e ripensando a lui ho avvertito un senso di riscatto sui risultati attuali. La Roma di oggi è una realtà prestigiosa, nelle prime posizioni del ranking europeo grazie a 7 partecipazioni alla , senza contare che questi ultimi 10 anni hanno portato uno scudetto e 6 secondi posti, 5 coppe vinte, 11 finali giocate. Una condizione che in Italia ci colloca solo alle spalle dell’Inter e influirà positivamente anche per quanto riguarda i ricavi televisivi».

Nulla è compromesso Ma il passato non macina consensi e così la Sensi guarda avanti. «La stagione è appena iniziata e l’esperienza degli ultimi due anni ci dice che nulla è compromesso. Alla vigilia di alcune gare decisive sento il bisogno d’invitare i calciatori, soprattutto chi è più legato alla maglia, al senso di responsabilità verso i tifosi».

Nuova proprietà  Ma è il ringraziamento sentito a tutti i soci che fa capire come la famiglia si senta ai titoli di coda. «È stato avviato un processo di vendita che porterà una nuova proprietà, alla quale augurerò e chiederò il meglio per questa società. I sacrifici patrimoniali della mia famiglia sono stati ripagati dall’affetto dei nostri unici tifosi». Un affetto che si tramuta in un’approvazione pressoché unanime del bilancio (99,7%) e chiude un po’ il teatrino suscitato dai diversi interventi dei soci. C’è chi ha chiesto « un presidente uomo», chi di stornare i fondi UE da Terzigno per costruire lo , chi «di dire parolacce a Beretta e Abete», chi di pubblicizzare di più i biscotti Gentilini «giallorossi». Insomma, un happening. Peccato che invece sui conti ci sia poco da ridere, visto che è stato sottolineato come «anche il prossimo esercizio sarà in significativa perdita». Il che obbligherà a ricapitalizzare o a vendere giocatori, se non arriverà il futuro Paperone. Di certo, alla luce dei più recenti conti della controllante Italpetroli (perdite per 35 milioni e debiti per 407 milioni), il legame con UniCredit ormai è la sola salvezza del club, che comunque - tramite la dirigente Mazzoleni - assicura: «Sullo stadio andremo avanti, non è una questione di fondi ma di norme».

Pizarro&Simplicio Sul fronte squadra, segnalato come gli esami abbiano rivelato che l’infortunio di Pizarro sia meno grave del previsto (lesione di 1˚ grado al bicipite femorale sinistro: 3 settimane di stop), spicca una curiosità. Il d.s. del Palermo si è fatto vivo con la Roma per dire: visto che Simplicio non gioca mai, noi a gennaio siamo pronti a riprenderlo. Con la morìa di giocatori che c’è la risposta è stata no, machissà che il brasiliano non cominci a soffrire «saudade» della Favorita.