Leonardo: "No grazie sono legato al Milan"

22/10/2010 alle 17:08.

REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Prove di Parma. Il fischio d'inizio alle 12.30, domenica al Tardini, costringe la Roma a ridisegnare abitudini mattutine e di approccio all'attività fisica. In Italia il match prima di pranzo è stato introdotto quest'anno, ma in Inghilterra non è una novità.

PARTITA A COLAZIONE - Oggi, il debutto delle nuove abitudini alimentari, per abituare i giocatori a ciò che accadrà domenica a Parma: alle 9.30 a Trigoria, serviti riso in bianco (preferito alla pasta) con olio e parmigiano, bresaola o per chi preferiva petto di pollo, verdura, frutta

e crostata di marmellata.
Indispensabile giorno per giorno vincere le resistenze di chi, a poche ore dalla sveglia, non avrà nessuna intenzione di trangugiare un classico pranzo pre partita. Due ore e mezzo dopo il poco convenzionale pasto mattutino, invece, tutti in campo: squadra impegnata in una classica seduta di allenamento, oggi e domani. Domenica, ovviamente, si scenderà sul campo alle 12.30 sperando che la nuova "dieta" in vista della gara a colazione non risulti indigesta.

TRIDENTE - Intanto, prosegue a Trigoria il nuovo corso tecnico: allenamenti fisici più intensi, nuovo lavoro per gruppi (una parte della squadra ha lavorato con il vice Damiano sul campo B), esercitazioni difensive. In più, una conferma: il colloquio tecnico-squadra dovrebbe aver convinto Ranieri a rispolverare il tridente con , Vucnic e Borriello, provato oggi anche in allenamento. Insieme a quegli schemi di cui, più di qualcuno, aveva lamentato l'assenza. L'attaccante montenegrino è perfettamente recuperato almeno da un paio di giorni e domani tornerà nella lista-convocati. Pochi dubbi anche sulla presenza di Julio Sergio. Al contrario, resteranno nuovamente fuori Menez e : per entrambi, un altro giorno di palestra e fisioterapia, come per Adriano. A questo punto, sempre più un mistero.

LEONARDO, NIENTE ROMA - "Farei fatica ad allenare in Italia": Leonardo esce allo scoperto e, dal Brasile, manda un messaggio inequivocabile: non sarà lui - in caso di esonero - l'erede di Ranieri. "Sono troppo legato al Milan - ha dichiarato l'ex tecnico rossonero, che al termine della scorsa stagione ha chiuso la sua decennale parentesi a Milanello dopo essere stato giocatore, dirigente e, per un anno, allenatore - in questo momento sarebbe come tradire loro e me stesso". Parentesi chiusa. A Trigoria, però, regna ancora incertezza. Perché le possibili conseguenze di un passo falso a Parma sono ancora incerte: sicuramente scatterebbe immediato il ritiro punitivo. Ma in caso di tracollo, anche la posizione del tecnico potrebbe tornare in discussione. E, in quel caso, servirebbe un'alternativa che, al momento, manca.