«Le ho provate tutte, è l’unica Roma possibile»

30/10/2010 alle 12:36.

CORSERA (D. BERSANI) - «Occhio a chi spinge per mandare via Claudio Ranieri. La società mi ha accordato fiducia illimitata e ricordo che, ovunque ho allenato, sono riuscito a far meglio di chi mi aveva preceduto e del mio successore». Torna a parlare in terza persona l’allenatore della Roma, interrompendo il silenzio stampa meno rispettato nella storia del calcio. Lo fa per mandare messaggi più o meno trasversali, sospesi tra

Restando all’attualità, all’Olimpico arriva il Lecce. Da oggi, e fino al derby, i giallorossi si giocheranno una fetta importante della stagione con una certezza: la fisionomia tattica resterà invariata, con il consueto 4-4-2 senza un solo esterno di ruolo a centrocampo. «Finora le ho pensate e provate tutte— sostiene Ranieriso bene che Perrotta non è un’ala e che Vucinic non è Eto’o, ma devo risolvere i problemi di una squadra in difficoltà. Non ho un esterno sinistro, potrei avanzare un terzino ma non sarebbe un buon messaggio per la squadra. Mi piacerebbe giocare con tre mediani e Menez dietro le punte, ma lo farò solo quando la condizione del gruppo migliorerà».



Una delle poche settimane senza impegni di coppa ha portato in dote due seri infortuni, che priveranno il tecnico di Pizarro e Taddei, fuori causa per un mese. Guai di natura muscolare che rafforzano i dubbi sul carente lavoro estivo della squadra. Ranieri si difende come può: «Ribadisco che il problema non è la preparazione atletica. A Parma abbiamo corso per tutta la gara e sfiorato il gol nel finale. Molti, piuttosto, non si sono allenati al meglio dal ritiro e così si spiega qualche ricaduta». L’emergenza a centrocampo anticiperà il rientro di , reduce a sua volta da un problema al polpaccio: «Sono costretto a farlo giocare. Daniele voleva esserci a Parma, ma anche adesso sarebbe stato meglio farlo allenare di più. Però, in questo momento, è giusto metterlo in campo e sono certo che darà il massimo: Con lui giocherà Brighi e non Simplicio».

Potrebbe comunque bastare per battere un Lecce che, in trasferta, finora ha conquistato solo un punto su didici disponibili. «Ma sarà un match complicato», dice il mister, che spera di festeggiare il primo gol di . «È un campione stratosferico e gode di ottima salute. L’intesa con Borriello? Questione di tempo. Ci risolleveremo». Come? Niente tattica del fuorigioco o sovrapposizioni, la sua parola d’ordine è sempre quella: «Servirà la determinazione che non avevamo nel primo tempo contro il Basilea: noi giochiamo per i romanisti veri, non per le banderuole»