CORSPORT (G. D'UBALDO) - E tornato a parlare perchè è sempre meglio raccontare la propria ve rità piuttosto che ascoltare quella degli altri. Claudio Ranieri alla vigilia della partita con il Lecce, che apre un trittico di partite da far tremare i polsi, si riprende la Roma e si tiene stretta la panchina giallorossa. Non teme leso nero, smentito in tutti i mo di dalla società, ed è pronto a scommettere sul rilancio della squadra. Ricorda, a
CARATTERE - Un mese fa aveva fatto riferimento allombra Lippi. Ora non te me quella di Leonardo: «Non credo che torni in Italia». Partendo da questa decisa presa di posizione, il delicato momento della Roma viene affrontato con una sorprenden te aggressività: «Le aspettative dei tifosi, come le nostre, erano diverse. Ci siamo trovati in questa situazione e la vogliamo risolvere. Ma certe cose mi fanno riflettere. I veri romanisti sono incazzati come lo sono io, ma nono stante tutto sono venuti anche a Parma. Quelli che cambiano bandiera e vanno come gira il vento non ci interessano. Vogliamo far tornare in auge la Roma e ci riusciremo».
Il tecnico spiega i problemi della Roma con la lunga serie di infortuni: «Sono sta ti pochissimi i giocatori che hanno potu to svolgere la preparazione. Sono stato costretto a mettere per due partite di fila Taddei, ora sono costretto ad anticipare il rientro di De Rossi, nonostante Daniele avrebbe voluto esserci anche a Parma. Ma non può essere al cento per cento. Non è un problema di formazione, è che i giocatori non si sono potuti allenare. Allora li sostituisco e voi non capite perchè. Ma io devo far quadrare sempre i conti della Roma, non quelli del singolo giocatore. Ma li vedo tutti coinvolti, anche a Parma la squadra ha lottato».
ESIGENZE - La Roma è ancora un cantiere e Ranieri è convinto di dover andare avanti per forza con il 4-4-2: «Vucinic ha sempre giocato in quella posizione. Poi quando non ce la fa più lo sposto a fare la seconda punta. Francesco sta facendo quello che più o meno ha sempre fatto. Un centravanti boa e cè chi si inserisce. Ora non ci sono gli inserimenti perchè abbiamo riempito larea di rigore con Borriello. Perrotta non è un esterno, lo so anche io. E Vucinic non è Etoo. Cicinho non è un esterno dattacco, ma le ho provate tutte, se metto un terzino alto a sinistra dò un segnale sbagliato alla squadra. Potre mo giocare con tre mediani e un rifinito re quando la condizione generale sarà migliorata, oggi non si può. Stiamo cambiando il sistema di gioco da 4-2-3-1 e per passare a giocare con una punta fissa ci vuole tempo e tutti i giocatori in forma».
Vucinic non era rimasto contento della sostituzione a Parma. Ranieri spiega: «I giocatori non vorrebbero uscire mai. Mirko doveva rincorrere Zaccardo perchè dobbiamo preoccuparci anche degli avversari. Prima di Parma gli ho chiesto come si sentisse, mi ha risposto che aveva 30 minuti. Gli ho detto vai e in mezzora mi dai tutto. Alla fine del primo tempo gli ho chiesto: dammi un altro quarto dora, quando ho visto che per tre volte ha perso palla lho tolto».
Manca Pizarro ma Simplicio dovrà aspettare ancora: «Non sarà Simplicio a sostituire Pizarro, lo farà De Rossi, anche se in quella posizione ha giocato poche volte. In questo momento la coppia Brighi- De Rossi è più solida. Simplicio va inserito in una squadra che va a mille».
Contro il Lecce Ranieri sa che ci sarà da soffrire: «Dobbiamo andare in campo determinati. Il Lecce gioca con il 4-3-3 e ha Di Michele in gran forma. Essere favoriti sulla carta non conta. Noi abbiamo preparato la partita tutta la settimana per vincere».




