L’urlo di Ranieri «Crediamoci tutti»

15/10/2010 alle 09:25.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - All’interno di Trigoria, lontano da occhi (e soprattutto orecchie) indiscrete, risuona la voce di Claudio Ranieri. Davanti a tutta la squadra, poco prima dell’allenamento mattutino, il mister prende la parola. E parla di tattica, di cosa vuole vedere in campo domani contro il Genoa, di come la Roma debba giocare. Poi, prima di andare in campo coi suoi ragazzi - gli piace sempre chiamarli così - cambia tono. E dice: «Mi raccomando, dobbiamo crederci tutti». Cinque parole. Solo cinque parole.


E dice: «Mi raccomando, dobbiamo crederci tutti». Cinque parole. Solo cinque parole. Dette per ribadire alla squadra, per la prima volta riunita dopo , che lui non molla di un centimetro. E che, senza pensare a rimonte o a sogni di gloria (per ora lontana), è arrivato il momento di cominciare a fare punti. Andando avanti


partita dopo partita, senza fermarsi, fino a Natale. Poi si faranno i conti. Quel che è certo - e Ranieri l’ha confermato anche ai suoi più stretti collaboratori - è che lui si fida della squadra. È convinto che i giocatori

daranno il 100% e che questo gruppo, a conti fatti insieme da qualche anno, abbia tutte le possibilità di vincere finalmente qualcosa di importante. A patto di rimanere «uniti e compatti» proprio come è accaduto in questi giorni. Anche per questo Ranieri ha invitato i giocatori a ponderare bene i comportamenti e le dichiarazioni dentro e fuori dal campo, perché in questo momento ogni aspetto è decisivo. Anche in questo senso, va inteso il prolungarsi del silenzio stampa imposto dalla società, che prevede l’annullamento della consueta conferenza pre partita.

 

Oggi, quindi, ci sarà solo l’allenamento. Mai come stavolta, vista la lista di giocatori in dubbio (da Pizarro a fino a Menez), sarà la seduta in programma alle 10 a sciogliere le riserve di Claudio Ranieri, al momento orientato verso un 4-4-2 piuttosto bloccato che prevede in porta, Cassetti e Riise esterni di difesa con Burdisso (di nuovo preferito a Mexes) e Juan al centro. A centrocampo, con Pizarro che oggi effettuerà un provino ma dovrebbe farcela, ci sarà Brighi, con ai lati il rientrante Taddei - anche se non sta benissimo - e Perrotta, a segno con la fascia di capitano al braccio proprio un anno fa contro il . In

attacco, , che vuole a tutti i costi mettere a segno il primo gol stagionale, e Borriello, pronto invece alla rete dell’ex. Ieri i due attaccanti erano spesso l’uno accanto all’altro durante l’allenamento. Quando la squadra ha effettuato scambi col pallone divisa in due schieramenti, Borriello e indossavano entrambi la pettorina bianca, con Ranieri che, da lontano, li osservava sorridendo.


 

Il tecnico, invece, era più vicino ai difensori, ai quali ha dato spesso indicazioni, convinto che la riscossa della Roma debba partire proprio da una ritrovata solidità difensiva. Non prendere gol è l’obiettivo primario, a farlo, poi, ci penseranno quei due lì davanti. Una volta che affineranno l’intesa, Ranieri ne è convinto, saranno

dolori per tutti. Anche per questo «crediamoci tutti».