Ivan, tatuaggi e un sogno: diventare leader degli hooligans

14/10/2010 alle 10:21.

CORSPORT (A. POLVEROSI) - Ci siamo arresi a lui, a Ivan Bog­danov, 29 anni, di professione teppista, ma nemmeno di primo livello, la testa rasata e appena qualche centimetro di pelle bianca, il resto tutto colorato e stampato.

LA STORIA - Secondo l'emittente tv B92, Bog­danov, che a Belgrado chiamano Coi, è uno dei capi della tifoseria della Stella Rossa, vi­cina alla fazione estremista e militante degli 'Ultrà Boys' e ai neofascisti del Nord Est. Raccontano che Ivan ha concluso la scuola media ed è disoccupato, come la grande maggioranza dei duemila tifosi che hanno seguito la squadra fino a Genova. Altre fon­ti ne parlano non come un elemento di spic­co, tutt’altro. Le gesta di Marassi gli sareb­bero servite per accreditarsi agli occhi dei veri leader della tifoseria della Stella Rossa. Precedenti con la giustizia non gli manca­no: lesioni e aggressione a pubblico ufficia­le, comportamento violento e possesso di droga.

LE TIGRI DI ARKAN - Quando si tratta di violen­ze che partono dalla curva della Stella Ros­sa, il riferimento al comandante Arkan è au­tomatico. Ivan ha 29 anni, le tigri di Arkan sono nate quando ne aveva 11: era un bam­bino quando ne ha fatto parte, se ne ha fatto parte. Nel pezzetto di tribuna riservata ai serbi gli striscioni, le scritte e gli adesivi era­no inequivocabili. “Il nuovo ordine Mondia­le”, Alle 3, quando gli hanno messo le manet­te nel piazzale davanti allo stadio, la gente che era ancora lì, a lavorare o solo a curio­sare, ha applaudito.