Grassetti (UTR): «No agli appelli ma dobbiamo vincere»

28/10/2010 alle 11:56.

IL ROMANISTA - Fabrizio Grassetti, presidente dell’Unione Tifosi Romanisti, sabato sarà all’Olimpico nonostante un impegno fuori Roma. Tornerà solo per la Magica, per sostenerla in un momento nero, che la vede galleggiare nella parte bassa della classifica.

nonostante un impegno fuori Roma. Tornerà solo per la Magica, per sostenerla in un momento nero, che la vede galleggiare nella parte bassa della classifica.

Avvocato, vuole lanciare un messaggio ai suoi compagni di tifo?

Per chi vive la Roma come una passione di vita, non servono appelli. Purtroppo questa abitudine a spezzettare

il calendario ci costringe a giocare in giorni e orari impossibile. Per di più sarà Ponte e per questo temo scarsità di pubblico. Noi comunque ci saremo coi nostri vessilli e striscioni. L’Utr, nella sua lunga storia, non ha mai lasciato sola la Roma. A Parma eravamo in seicento e ovviamente saremo anche a Basilea. Ma ora c’è da pensare al Lecce.

Qual è la causa di questa disaffezione?

A parte il particolare momento negativo per quanto riguarda i risultati, la gente non va più allo stadio per molteplici motivi. Scomodità nel parcheggio, costo dei biglietti sempre più alto e difficoltà estrema nell’acquistarli, scarsa considerazione nei confronti dei paganti che vedono male la partita anche a causa delle pubblicità luminose a bordo campo. E poi la sempre più bassa credibilità del calcio, pernon parlare del clima che si vive andando

all’Olimpico: non è più una festa, sembra di andare a commettere un crimine.

Come si esce dalle difficoltà tecniche?

Ricompattando società, squadra, allenatore e tifosi. Con un paio di vittorie, magari anche in extremis, si potrà tornare a sorridere e recuperare la stagione, perché siamo ancora in tempo per farlo e per acciuffare un posto in

a fine campionato.