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IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - «E dura, ragazzi. La rimonta è possibile, ma solo se cè una scossa. Che deve arrivare subito». E un brusco richiamo alla realtà quello che passa attraverso le parole di Giuseppe Giannini, che pure di rimonte ne ha conosciute, e vissute personalmente, sia come tecnico, sia soprattutto come giocatore. A partire da quella che nella stagione 1985-86 vide la squadra giallorossa arrivare ad un passo dal titolo, dopo aver recuperato punti su punti alla Juventus, battuta in casa 3 a 0 a pochi turni dal termine, e dopo aver sconfitto anche lInter per 3-1, e il Milan, sia sul proprio campo (2-1) che a San Siro (0-1).
Vive da lontano, Giannini, il momento che la Roma sta attraversando. Impegnato comè a dare il meglio di se stesso in questa sua nuova avventura in gialloblù. «Anche noi dice stiamo vivendo una fase interlocutoria, alla ricerca del migliore assetto». La squadra ha finora messo insieme 2 vittorie, entrambe in trasferta, e 3 pareggi in 8 partite di campionato nella Lega Pro1, e domenica affronterà lAlessandria con la speranza di cogliere finalmente il primo successo al Bentegodi. Un momento non facile, quindi. Così come lo è quello che
sta passando Francesco Totti, troppo spesso messo in discussione, di questi tempi, anche e purtroppo da tanti tifosi. Da capitano, che ha a sua volta vissuto momenti di crisi, anche con la tifoseria, a capitano: «Nella vita di ogni calciatore vi sono momenti positivi ed altri negativi. Anche per i grandi campioni come Totti. Francesco però ha una tale esperienza alle spalle che sono certo saprà riprendersi al più presto. Sono anzi convinto che rivedremo presto il Totti migliore: quello che ha sempre saputo essere una guida per questa squadra, e a mio parere continuerà ad esserlo a lungo, dando anche stavolta il proprio contributo per farla tornare ad essere competitiva».