IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Larbitro migliore di tutti per il cosiddetto "derby del sud". Con Tagliavento la Roma ha uno score di tredici (13) vittorie e tre (3) pareggi in 16 partite di campionato, ma non pensate che le sue decisioni siano state sempre a favore dei giallorossi. Sbagliereste, perché la bravura di Tagliavento sta proprio nel non subire quella che molti chiamano "sudditanza psicologica"
sta proprio nel non subire quella che molti chiamano "sudditanza psicologica", un modo di dire coniato da Rivera quando giocava nel Milan per denunciare le troppe decisioni prese dalle allora "giacchette nere" a favore della
Juventus.
Molti lo ricordano per "lardire" che ebbe nello scorso campionato quando lasciò lInter in 9 contro la Sampdoria a San Siro, fischiando due sacrosante espulsioni contro i nerazzurri.
Tagliavento ha già arbitrato un incontro tra Roma e Napoli: finì 4-4 allOlimpico il 20 ottobre 2007. In questo campionato ha diretto 2 partite con 1 vittoria in casa (3-2 del Brescia sul Palermo) e l1-1 di Genoa-Fiorentina al ferraris. Per completezza manca il segno "2".
Gli assistenti: Stefani e Faverani. I due vengono spesso designati insieme. Sono discretamente bravi, ma occhio ai fuorigioco. Di unerrata valutazione di questo tipo di Stefani, ad esempio, il Napoli si avvantaggiò nel 3-1 casalingo sullUdinese dello scorso campionato. L1-1 di Maggio, infatti, nacque da un leggero offside di Denis non rilevato. La Roma li ebbe come assistenti dellarbitro Rocchi nel 3-0 casalingo al Genoa del torneo passato, quello dei gol di Luca Toni.