E' lui il centravanti atteso come un messia

18/10/2010 alle 11:54.

CORSPORT (L. CASCIOLI) - E' una Roma di buoni diavoli quella che batte a fatica il Genoa, arrivando al successo attraverso molti evidenti complessi di inferiorità, che si riaffacciano nei minuti finali. Una Roma che dura non più di sessanta minuti, ma che riesce a farseli bastare. Stavolta la virtù della squadra di Ranieri è consistita nel non cercare la perfezione

una Roma di buoni diavoli quella che batte a fatica il , arrivando al successo attraverso molti evidenti complessi di inferiorità, che si riaffacciano nei minuti finali. Una Roma che dura non più di sessanta minuti, ma che riesce a farseli bastare. Stavolta la virtù della squadra di Ranieri è consistita nel non cercare la perfezione, ma nel volersi sostituire ad essa con la forza di volontà. Ai tifosi non re sta che intonare 'Un'ora e mezzo ti vorrei' a mo' di serenata, aspet tando tempi migliori. Intanto si consolano con Borriello, che sembra davvero il centravanti at­teso da tempo: niente più che un buon diavolo pure lui, ma ve drete che si adatterà volentieri a indossare lo smoking non ap pena la Roma tornerà a fre quentare l'aristocrazia della classifica. Stimolato dalle cri tiche si è rivisto a buoni livelli anche , che come posizio ne in campo s'è allontanato dalla porta avversaria, ma non dalla zona-gol. La squadra re sta però in codice rosso. Que sta Roma, a livello di gioco, è ancora la brutta copia di quel la dello scorso anno, ma in quanto a voglia di vincere le so miglia molto. Assenti , Vucinic, Menez e Adriano; ac­ciaccati Pizarro e Perrotta, si è rivisto Taddei e si è visto finalmente Simplicio.

Il brasiliano, insomma, esiste davvero e il suo acquisto non era un'alluci nazione collettiva. Forse rivedremo la vera Roma quando Ranieri potrà agitare tutti i suoi spauracchi dalla panchina. In tanto facciamo festa a questa vittoria dal valore medicinale. Forse, perché tanti brutti rospi perdano la brutta pellaccia esi bita sinora e ridiventino bei principini col giustacuore di velluto, bisogna avere il corag gio di baciarli, fiduciosi che il miracolo delle favole si ripeta automaticamente. Nel frattempo sembra si stia creando un'asta per l'acquisto della società. L'attesa sarà an cora lunga, ma è evidente che per uscire armi e bagagli dalla crisi, c'è bisogno di dare un volto alla proprietà. Oggi la Roma non è di nessuno ed essere figlia di N.N. non è un buon biglietto da visita. A questo proposito c'era nel dopoguerra uno slogan ripetuto e urlato da milioni di persone: ' Ha da veni' Baffone' che vogliamo parafrasare provando magari un po' di vergogna. Ha da venì' un nuovo presidente (anche senza baffi) e solo al lora la Roma potrà program­mare il futuro. C'è una cosa che vorremmo volentieri dimenticare della partita di sabato sera: il teatrino impiantato dal presentatore nel dopo partita di Sky a propo sito del presunto rigore su Toni. Ha prima cercato di convincere Boban e Marchegiani, senza molto successo. Rivelando una totale mancanza di immagina zione ci ha provato, senza il mi nimo rimorso persino con Ga sperini, che ha obiettato che «a velocità normale non sembra va rigore». A quale velocità si fischiano i rigori? A quella del la fantasia? La ricerca della verità è sempre lodevole, a pat to che non si sfiori il tentativo di truccarla.