CORSPORT (P. TORRI) - Solo Champions. In testa e nel le parole. Vietato azzardare un diversi vo. Perché la Roma è in silenzio stampa e il Claudio Ranieri che si presenta nella sala stampa da Champions, of course, è solo perché il regolamento Uefa prevede lobbligatorietà che al la vigilia degli impegni della coppa che più coppa non cè, lallenatore e un giocatore (in questo caso Nicolas Burdisso) si presentino davanti a quei cattivoni dei giornalisti.
«Ma per parlare solo di Champions» ha anticipato, molto probabilmente sollecitato a proposito, anche il media officer dellUefa (lo svizzero Andrè Francioli) che in questi casi fa da padrone del cerimoniale. E allora Champions.
TOTTI-BORRIELLO - Tocca ancora a loro. E non solo perché stasera in tribuna al lOlimpico prenderanno posto oltre ad Adriano anche Menez e Vucinic che non ce lhanno fatta a recuperare, ma perché Ranieri ha fatto intendere abbastanza chiaramente che la scelta dellaccoppiata offensiva del suo quattro-quattro-due, almeno per questo periodo è stata presa, il capitano e il napoletano arrivato da Milano allultimo secondo dellultimo giorno di mercato. Sperando che stasera i due gli facciano in anticipo il regalo per il suo compleanno (domani): «Al di là delle assenze che ci sono in questo momento, mi pare che i fatti delle pre cedenti partite, dicano abbastanza chiaramente che fino a questo momento la coppia Totti-Borriello sia stata quella principale. Io li vedo bene. Io non ho mai det to che tra i due ci fossero problemi di compatibilità, visto che li ho fatti giocare sempre. I problemi li vede qualcunaltro. Il nostro capitano contro il Genoa è stato stratosferico. Si sta allenando bene tutti i giorni, è in grande condizione. Non sta facendo gol, è vero, gli manca come è naturale che sia, ma io sono contento delle sue prestazioni, Laffiatamento con Borriello migliora di partita in partita. Sono convinto che anche contro il Basilea faranno bene».
BASILEA - Dopo i tre punti tiramisù con quistati contro il Genoa, ora cè bisogno di un bis in Champions per cominciare a dare una sistematina anche alla classifica del girone puntando anche sul fatto che il Bayern faccia il Bayern pure a Cluj. Il Basilea, tra laltro, a Ranieri ricorda la sua prima panchina romanista in Europa, più o meno un anno fa in Svizzera, due fischi sul groppone e la sensazione di un lavoro durissimo da affrontare: «Il Basilea è una buona squadra, con al cune individualità interessanti e un bra vo tecnico, giocheranno con prudenza e noi dovremo stare attenti al loro contro piede. Li conosciamo, un anno fa abbia mo perso a casa loro, poi abbiamo pre so gol allOlimpico rischiando di subirne pure qualcunaltro. Li rispetto moltissi mo, cercheremo di sfruttare i loro punti deboli. La Roma non è ancora guarita, siamo in una fase di crescita, stiamo ri trovandoci. Le nostre difficoltà nei fina li di partita credo siano dovute più a un fatto mentale. E normale ci sia un po di apprensione, ma questa è una Roma che ha confermato carattere, volontà, la voglia di aiutarsi. Il modulo? Non ne abbiamo uno fisso».
NAZIONALI - Il problema, per Ranieri, resta comunque quello degli infortuni. Conseguenza pure degli impegni con le nazionali: «Sono daccordo con la proposta di al cuni club di chiedere un indennizzo per i giocatori che infortunano in nazionale. Saremmo straricchi perché ogni volta che diamo qualcuno ci torna acciaccato. In più ci sono altri giocatori che non riescono ad allenarsi. Pizarro nelle due settimane di sosta non si è allenato, ma curato. Adriano ha ancora bisogno di lavorare, Julio Sergio sta meglio, ora è il terzo portiere, tra qualche giorno vedremo, in ogni caso da parte mia non ci sono gerarchie assolute». E ora Champions.