Confusa, precaria e piena di mugugni. Futuro in 15 giorni

26/10/2010 alle 10:20.

GASPORT (A. CATAPANO) - In questa nuova dimensione, da provinciale, il solo tempo coniugabile è quello del domani. «Tre partite — ragionano a Trigoria —: Lecce, Basilea e Lazio. Ci giochiamo la stagione. Se le vinciamo tutte, forse abbiamo svoltato». Viceversa, sarebbe forse la pietra tombale su questa stagione, e a quel punto, con Ranieri o un altro farebbe poca differenza, bisognerebbe solta

È pure sfortunato, Ranieri: l’unico esterno di ruolo su cui poteva contare, Taddei, praticamente non l’ha mai avuto a disposizione e lo ritroverà, bene che gli vada, a Natale. Addio 4-4-2? Vedremo. Per farlo ugualmente con gli attaccanti, bisognerebbe avere giocatori disposti al sacrificio, non Vucinic e Menez. Spogliatoio Cassetti ha detto: «La squadra è unita, non ci sono attriti». Sarà, ma in campo più di un elemento sembra pensare solo alla sua zolla, e la Romanon dare più un’idea di coralità. L’Io prevale sul Noi, se è così non si va molto lontano. Sicuramente, l’allenatore vuole tornare a fare le sue scelte senza guardare in faccia a nessuno. Da qui, la decisione di schierare Mexes al posto di Burdisso. Con buona pace dell’argentino, che peraltro era stato avvisato da Ranieri («Per me siete tutti e tre sullo stesso livello, vi farò ruotare»). Ma come continuerà a gestire i mugugni di , gli scatti di Vucinic, il ritorno di Adriano? Dubbi legittimi.

Condizione e morale Come quelli legati alle gambe. Domenica giravano appena di più, il minimo sindacale per pareggiare con l’ultima in classifica. Questa settimana Capanna e Bertelli aumenteranno i carichi di lavoro. Il morale, va da sè, è ancora sotto i tacchetti. Non per tutti, però, perché c’è chi si dispera, ma pure chi tutto sommato se ne frega. Società Quale? A monte c’è il vuoto di potere, e tutto quello che ne è scaturito: dirigenti coltelli, allenatore debole, giocatori anarchici. La Roma sta procedendo senza navigatore. E ovviamente continua a sbagliare strada.