Con Ranieri l’infortunio è di casa

15/10/2010 alle 10:21.

LEGGO (F. BALZANI) - Ranieri ha già fatto tredici. Tanti sono gli infortuni accorsi dall’inizio della stagione ai giocatori giallorossi. Nove di questi sono di natura muscolare. Un numero altissimo che ricorda i tempi juventini quando a fine stagione, sotto la gestione Ranieri, si contarono ben 60 infortuni. Due anni fa il tecnico dava la colpa ai campi di Vinovo, oggi se la prende con quelli di Trigori

L’ultima defezione riguarda Jeremy Menez. Il francese si è fermato due giorni fa per un problema muscolare al retto femorale della gamba destra. Ieri Menez si è sottoposto a una seduta di fisioterapia, ma le possibilità di vederlo in campo contro il sono ridotte al minimo. Si tratta del terzo infortunio in sette giorni che segue quelli di Vucinic e . L’ecografia alla quale si è sottoposto il montenegrino ha confermato la contrattura al quadricipite che lo terrà fuori almeno fino alla prossima settimana. Mentre il risentimento muscolare al polpaccio accusato da in Nazionale non si è ancora riassorbito. Dopo la visita sostenuta al Gemelli dal centrocampista, Ranieri ha rinunciato all’idea di recuperarlo. A metà campo quindi è emergenza assoluta considerando anche le precarie condizioni di Perrotta, che prova ancora dolore al tendine d’Achille e di Pizarro che continua ad allenarsi a singhiozzo per non caricare il ginocchio affetto da condrite.

Ranieri è pronto quindi a modificare ancora una volta la squadra proponendo Perrotta nel ruolo di esterno sinistro (come nella sciagurata trasferta di Monaco) e un convalescente Taddei sulla destra, con Brighi unico centrocampista sicuro di giocare. In caso di defezione di Pizarro infatti Ranieri sarebbe costretto a inserire Simplicio, fin qui utilizzato solo 25 minuti nella partita con il .

Intanto la società risponde con un comunicato alla dichiarazioni di Sawiris («sono stato vicino a prendere la Roma, poi la trattativa saltò senza un motivo»): «Non sono in corso trattative dirette con alcun potenziale acquirente - si legge nel comunicato -. L’advisor Rotschild sta procedendo alla selezione di potenziali acquirenti e sta definendo gli accordi di riservatezza con i soggetti interessati». Nessun riferimento invece alla situazione debitoria emersa dall’ultimo bilancio che costringerà la Sensi, entro gennaio, a fare cassa con la cessione di calciatori o a bussare alle porte delle banche per contrarre un nuovo debito. A meno, ovviamente, di una improbabile cessione della società. In quel caso a pagare il debito (circa 20 milioni) sarebbe il nuovo proprietario.