IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - «Mi raccomando, non segnare». Così ha strillato un tifoso del Napoli a Marco Borriello, mentre il centravanti saliva a bordo del Frecciarossa con il quale la Roma ieri pomeriggio ha dato il via alla difficile trasferta del San Paolo. Un napoletano in mezzo a tanti tifosi romanisti, circa 200, che hanno accompagnato la partenza della squadra. E uno dei più acclamati è stato proprio lui, il nuovo bomber giallorosso.
accompagnato la partenza della squadra. E uno dei più acclamati è stato proprio lui, il nuovo bomber giallorosso.
E non solo perché nelle prime uscite ha già fatto mirabilie, ma anche perché questa è la sua partita, quella del ritorno nella sua città natale. Che poi è anche quella di Paolo Cannavaro, che ieri in conferenza stampa ha detto di aver mandato un sms a Borriello con su scritto: «Vieni a perdere». Il riferimento è, chiaramente, a quanto detto dallex milanista nel giorno della sua presentazione a Trigoria, quando aveva raccontato
di come De Rossi lo avesse convinto a scegliere la Capitale. «Andiamo a vincere», cera scritto in quel messaggio di Danielino. Ecco così spiegata la frase provocatoria di Cannavaro.
Marco, alla stazione Termini prima della partenza, gli ha risposto: «Vedremo domani (oggi, ndr) in campo».
«Roma è una svolta nella mia carriera», erano state queste le sue prime parole da giallorosso. Una scelta importante, quella di lasciare Milano, che si sta rivelando azzeccata. È anche per questo che ieri era uno dei più sorridenti allarrivo in stazione, acclamato quasi quanto i simboli di questa squadra.
Il fascino del gol. Marco si sta godendo questo surplus di popolarità anche sul piccolo schermo. Ieri sera, su Canale 5, è andato in onda il suo intervento (registrato, ovviamente) a "Cè posta per te". Borriello è testimone di una storia damore. Quella tra due ragazzi divenuti adulti troppo presto. Ad essere stata in salita è stata soprattuto la vita di lei, che chiede a lui, di cui è innamorata persa, di starle vicino. Per sempre. Marco si commuove al racconto. E quando sente il ragazzo dirle di sì, promettendole eterna fedeltà, dice: «Sono
rimasto colpito dalla tua storia, dalla tua sensibilità, sei una bella persona - dice Borriello -. Lunica
persona che cè da celebrare questa sera sei tu. Perché io posso vincere trofei prestigiosi, ma tu hai vinto la partita della vita. Perché hai ridato speranza a questa ragazza».
Tornando a bordo del Frecciarossa, più seri e concentrati sono apparsi Totti e De Rossi. Anche loro, come Borriello, accerchiati dalla folla. Ad accogliere la squadra tanta gente e perfino uno stendardo con su scritto
Hey Ho, lets go. Ovvero andiamo. Andiamo a vincere per godersi la pausa di campionato con uno spirito differente rispetto a quello della pausa precedente. Che era arrivata dopo il pareggio col Cesena e la
sconfitta in Supercoppa con lInter.
Il clima è apparso quello giusto: concentrazione ma anche volti distesi, merito dei due successi consecutivi.
E allora ecco Brighi che sale sul treno e si mette subito a leggere il suo libro, Lobont che magari pensa già a come fermare Lavezzi, Hamsik e Cavani e si mette le cuffie con la musica preferita. E poi vari gruppetti. In uno ci sono Vucinic, Rosi e Okaka che giocano a carte, in un altro i due fratelli Burdisso e Pizarro che mandano messaggi col cellulare. Sorridenti i brasiliani, anche loro tutti vicini con Juan al computer e Simplicio che saluta. In altri due, ancora, ci sono Totti, De Rossi e Borriello e Ranieri con lo staff. Tutti a bordo, binario uno, carrozza uno. Alla 17 in punto il Freccia(giallo)rossa parte per Napoli. Per smentire Cannavaro: Andiamo a vincere.