Cassetti: «Volevamo vincere non ci sono attriti tra noi»

25/10/2010 alle 09:35.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Cerca di trovare il lato positivo, ma stavolta sa che è difficile. Davvero difficile. Marco Cassetti, ai microfoni di Sky e Mediaset, prova a vedereil bicchiere mezzo pieno nonostante il pareggio a reti bianche del Tardini: «Volevamo portare a casa la vittoria, ma non ci siamo riusciti perché è stata una partita difficile, basata tutta sull’agonismo, con poche occasioni da gol. È venuto fuori un brutto pareggio però

a reti bianche del Tardini: «Volevamo portare a casa la vittoria, ma non ci siamo riusciti perché è stata una partita difficile, basata tutta sull’agonismo, con poche occasioni da gol. È venuto fuori un brutto pareggio però - assicura - siamo sulla strada giusta». Lo dice convinto Cassetti. Perché lui, che del gruppo giallorosso è uno dei senatori, è certo che alla Roma manchi davvero poco per tornare quella che era un tempo. Una squadra che dettava calcio in Italia e in Europa, al vertice della classifica per anni, capace di andare a vincere praticamente su tutti i campi, da quello di periferia al Bernabeu e che sembra lontana parente di quella che si vede in campo oggi. Nonostante i giocatori, in molti ruoli, siano gli stessi. La base da cui ripartire, secondo l’esterno giallorosso, autore di un’accorta partita, è l’unione tra i giocatori: «Non c’è nessun attrito tra di noi - chiarisce con piglio deciso - Abbiamo chiarito quelle situazioni normali che ci sono in ogni squadra, il confronto dopo la partita col Basilea ci è servito». Adesso, quindi, manca solo un filotto di vittorie, necessarie come l’aria per tutto l’ambiente: «La voglia c’era, è mancata la qualità dell’ultimo passaggio, abbiamo spagliato un po’ di appoggi e non siamo riusciti

a creare qualcosa di importante. Ma siamo sereni, continuiamo così perché la prestazione non è stata negativa. Sono sicuro - ha concluso - che andando avanti su questa strada i risultati arriveranno».

La speranza è che Cassetti abbia ragione e che sia solo questione di tempo e pazienza. Anche perché, se così non fosse, ci sarebbe davvero da preoccuparsi.