Cassetti: "La Roma è unita"

25/10/2010 alle 10:55.

CORSPORT (P. TORRI) - Io vedere cammello, io parlare, altrimenti pagare multa. Funziona un po’ così il silenzio stampa in casa giallorossa, ribadito anche al termine dei novanta minuti giocati, si fa per dire, qui a Parma all’ora di pranzo. Nel senso che il silenzio stampa è tuttora in vigore, solo che dopo le partite ci sono contratti televisivi da rispettare. E questi contratti televisivi prevedono che un giocatore debba comunque far conoscere il suo verbo di fronte a un microfono e a una telecamera.

CORSPORT (P. TORRI) - 
Io vedere cammello, io parlare, altrimenti pagare multaFunziona un po’ così il silenzio stampa in casa giallorossa, ribadito anche al termine dei novanta minuti giocati, si fa per dire, qui a Parma all’ora di pranzo. Nel senso che il silenzio stampa è tuttora in vigore, solo che dopo le partite ci sono contratti televisivi da rispettare. E questi contratti televisivi prevedono che un giocatore debba comunque far conoscere il suo verbo di fronte a un microfono e a una telecamera. E, pure, che l’allenatore o un di rigente facciano la stes sa cosa. Altrimenti si paga una multa. Cosa che le strategie societa rie eludono, quindi ecco Marco Cassetti parlare in quella che è definita l’intervista flash a fine gara. E poi l’apoteosi della furbizia, Ranieri ancora in silenzio, ma c’è la scappatotia del di rigente, una volta Montali, ieri Pradè e via con un bel pernacchione a chi pensava di poter multare la Roma. Ne sanno davvero una più del diavolo.



CASSETTI - 
Pure lui ha provato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Del resto sarebbe stato autolesionistico vederlo al contrario. Anche se è chiaro che qui la Roma non era cer to venuta per tornare a casa con un solo punto in più in classifica: «Avevamo preparato la partita per vin­cere, volevamo questi tre punti per rilanciarci almeno un po’ , purtroppo non ci siamo riusciti. Però dopo cinque sconfitte in trasferta, questa volta torniamo a casa con un pareggio. E’ stata una partita difficile, basata soprattutto sull’agonismo, an cheil Parma non poteva permetter si di perdere, loro hanno pensato so prattutto a non prendere gol. Il nostro rammarico è quello che pur avendo fatto quasi sempre la partita, non siamo riusciti a creare molto in fase offensiva. Io credo ci sia mancata la qualità nella fase finale dell’azione, in particolare è mancato l’ultimo passaggio. Noi comunque abbiamo dato tutto, ci abbiamo provato sino all’ultimo secondo di gioco. Rimaniamo sereni perché siamo consapevoli di avere le qualità per ritirarci su in classifica, mancano ancora tante partite, anche se è evidente che dobbiamo tornare a vincere il prima possibile. La mia fiducia nasce dal fatto che questo gruppo è unito, sereno, non ci sono frizioni, tra di noi abbiamo chiarito tutto, vogliamo tornare al più presto quelli della stagione passata, questa squadra ha le qualità per riuscirci. Questo pareggio si può vedere anche in positivo perché ci dice che abbiamo imboccato la strada giusta» . Ma non sarà che il navigatore di Cassetti non funziona?



GRUPPO - 
Tutte qui le parole giallorosse. Nessun’altro ha aperto bocca. Neppure sul charter che ha riportato la Roma a casa subito dopo la partita ( è atterrato a Fiumicino poco dopo le diciassette). Dove, peraltro, i sorrisi tutto erano meno che di gioia. Visto un Ranieri perlo meno preoccupato, un amaro, un Vucinic che dava l’impressione che se apriva bocca poteva scoppiare un incidente diplomatico, un Riise che provava a tirare su la compagnia, una dirigenza testa anzi che no, orfana di Montali rimasto a casa a Parma.