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IL GIORNALE (F. ORDINE) - Arrivano i nostri. Anzi, a volte, ritornano i nostri e schiacciano locchio alla Nazionale. Da Buffon a Totti, passando per Del Piero, sembra si siano dati appuntamento ieri, giornata dedicata, per via del calendario, ai numeri 10, per scoprire velleità e ambizioni che sembravano sepolte, dimenticate. Al ritorno dalla delusione targata Sudafrica ci fu una specie di fuga collettiva dalla Nazionale e dalla sua rifondazione: molti fecero un passo indietro per lasciare il posto alla generazione fantasia ( Cassano e Balotelli), altri furono precipitosamente dimenticati nella convinzione che non servissero più alla causa. « A gennaio tornerò nella Juve e non vedo lora di tornare anche in azzurro » lannuncio del portiere ( intervista a Sky) che oggi farà visita nellalbergo
Sentite Buffon, rimasto sempre in contatto con Coverciano e perciò in grado di registrare fedelmente quel che è avvenuto in Nazionale. « Dai miei contatti capisco che le premesse sono buone, cè entusiasmo come in tutte le stagioni scandite dal rinnovamento e così sono diventato più ottimista sulla qualificazione rispetto a qualche tempo fa. Il cambio di sensazione è dato da Prandelli: appena arrivato con le idee molto chiare, è riuscito a trasmettere sicurezza a una squadra che lo segue. Sostituire un personaggio carismatico come Lippi è difficile: lui ci sta riuscendo molto bene » : mica male come analisi a distanza del portiere che fin qui risulta rimpiazzato prima da Sirigu e poi da Viviano con discreti risultati. Ecco, Viviano appunto, definito da Buffon « un matto come me » perchè ne incarna forse, con la giovane età, la stessa spregiudicatezza avuta da Gigi quella notte, sotto la neve, a Mosca quando debuttò in azzurro.
Hanno proprio voglia di tornare, allora. Buffon innanzitutto. Ma anche altri numeri 10 in aspettativa azzurra, come Francesco Totti e Del Piero, il primo rimesso in lista dalla frase di Prandelli a Belfast, il secondo lesto nel cogliere al volo loccasione del colloquio su Facebook con i suoi innumerevoli tifosi per confessarsi a disposizione del club Italia. « Non direi mai no alla Nazionale » la sua frase autentica che fa il paio con la richiesta di scegliere il gol più bello, « quello del 2 a 0 sulla Germania al mondiale 2006 » , il sigillo alla semifinale e alla marcia su Berlino. « Se Totti dimostrasse voglia e condizione fisica, nessun problema » è lopinione di Buffon che riserva alla specie, Totti e Del Piero cioè, la qualifica di « evergreen, a qualsiasi età e in qualsiasi momento, sono capaci di accendere la fantasia dei giornalisti e dei tifosi » .
E che Del Piero sia sempre in prima linea, per niente condizionato dallanagrafe, è confermato anche dallaggiornamento sul negoziato per il suo contratto, da prolungare senza alcuna fretta. « Sto vivendo con grande serenità la questione del rinnovo, il mio futuro al momento è solo la prossima partita » manda a dire ai suoi fan che lhanno incrociato sul web ai quali ha pure lisciato il pelo con il riferimento sugli scudetti, « per me sono e restano 29 » .
Sono pronti a tornare in azzurro, a dare una mano e sentirsi parte del gruppo che ha ripreso quota, senza tagliare la strada ai nuovi pretoriani che cominciano a farsi largo, Cassano fra tutti, discusso e discutibile sempre, difeso in modo deciso dal Ct e da quelli come Pazzini che dipendono dal suo talento. « A me Cassano è piaciuto. In certi stadi è complicato mettere in mostra tutto il proprio sapere calcistico. Con i suoi spunti avremmo potuto vincere la sfida » la chiusura di Buffon. Attenti, hanno una voglia matta di tornare.