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CORSPORT (P. TORRI) - Anche il sì di Antonio Cassano è sta to celebrato a Villa Pacelli. Il barese, quel giorno non cera, ci pensò il suo procuratore, Beppe Bozzo, a fare tutto: «Lo ricordo come fosse ieri. Eravamo negli ultimi giorni del gennaio del 2001. Io ero a Torino perché Cassano era a un passo dalla Juventus, con il Ba ri cera laccordo.
CORSPORT (P. TORRI) -
Anche il sì di Antonio Cassano è stato celebrato a Villa Pacelli. Il barese, quel giorno non cera, ci pensò il suo procuratore, Beppe Bozzo, a fare tutto: "Lo ricordo come fosse ieri. Eravamo negli ultimi giorni del gennaio del 2001. Io ero a Torino perché Cassano era a un passo dalla Juventus, con il Bari cera laccordo. Dovevo andare a Bari dal giocatore per firmare, quando mi arrivò la telefonata di Franco Baldini, il presidente Sensi vuole vederti subito, ti aspettiamo a Villa Pacelli. Feci una tappa a Roma, quindi, verso le diciotto suonai a casa del presidente con cui avevo un rapporto splendido. Mi venne ad aprire lui, era eccitatissimo, non vedeva lora di prendere il giocatore e rubarlo, si fa per dire, a Moggi. In due ore facemmo tutto, contratto di cinque anni al giocatore, quattro miliardi di lire la prima stagione, poi ogni anno mezzo miliardo in più. Festeggiamo con un caffè che ci preparò la signora Maria. Andai via alle venti, giusto in tempo per prendere lultimo volo per Bari. Cassano mi raggiunse in albergo e firmò il contratto che lo legava alla Roma per la gioia del presidente» .