GASPORT (R.PALOMBO) - Sbuffa, soffre, ma la Roma trova la vittoria e parte delle risposte che cercava. Non è ancora la fine di una crisi, ma ci siamo vicini, anche perché il Genoa, piegato 2-1, è un signor avversario. Schiacciato dai gol di Borriello e Brighi e da una superiorità giallorossa evidente per più di unora, riesce a rialzarsi sulle ali del gol e della freschezza dellungherese Rudolf, e tiene in bilico il match, pur senza mai sfiorare il 2-2, fino al fischio finale di Damato, liberatorio per lOlimpico e per Ranieri, che aveva qualcosa da farsi perdonare.
Due risposte La prima: Borriello e Totti possono coesistere in un 4-4-2 costruito a loro misura. Lex milanista è ancora una volta migliore in campo, dal rapinoso gol di suola su cross di Totti sporcato da Criscito, al palo e alla traversa che completano il bottino. Il capitano, pieno di motivazioni speciali, si mette al suo servizio con lumiltà e limpegno di un ragazzino e nelle fasi finali sarà anche decisivo nel possesso palla. La seconda: con la classe operaia si va in paradiso. Parliamo di Perrotta e Taddei che a Napoli non cerano e di Brighi che sostituisce lindisponibile De Rossi. La loro corsa, sommata alla qualità di Pizarro, è indispensabile per portare avanti il progetto. Il problema è che per ora durano settanta minuti. Di qui, insieme al blackout di Ranieri che ritarda il cambio beccando l1-2 in inferiorità numerica, le sofferenze finali.
Moduli novità O quasi, con Ranieri che affida al 4-4-2 la verifica duna coesistenza tra Totti e Borriello oggetto di infiniti dibattiti nella capitale, ma può soprattutto avvalersi dei ritorni sulle corsie esterne di Taddei e Perrotta, con Brighi ai fianchi dellispirato Pizzarro. Gasperini in compenso abbandona per un po il tradizionale 3-4-3 per il 3-5-2 con Rossi e Mesto a cercare sovrapposizioni sulla fascia destra, quella di Perrotta e Riise, mentre dallaltra parte è solo Criscito, opposto di Taddei, a cercare la linea di fondo con Kharja che invece assiste (male) il playmaker Milanetto. Davanti Toni fa a sportellate con Burdisso e Juan mentre Palacio gira largo, dalle parti di Cassetti. Errori Due squadre costruite per superarsi ma Roma padrona perché a parità di corsa vince la qualità, sia in mezzo (Pizarro), che davanti. Prima del gol dell1-0 arrivano il palo di Borriello e una chiamata clamorosamente sbagliata dellassistente Ghiandai, che nega a Totti il gol in pallonetto.
Genoa cè Ma il Genoa non sta a guardare, e come la Roma si allunga eccolo là davanti a svelare le crepe di una difesa giallorossa nella quale Juan salva il salvabile, ma non può impedire a Toni e Criscito di divorare due ghiotte occasioni. Il 2-0 di Brighi allinizio della ripresa, figlio dellintraprendenza di Borriello e Perrotta, sembra chiudere un match che invece i cambi di Gasperini e il fiato corto della Roma renderanno bello e incerto fino al termine. Rudolf per Palacio e poi Sculli per Ranocchia e Rafinha per Mesto, lultimo Genoa sarà quello dun 3-4-3 a trazione anteriore. Ma con le buone o le cattive, il Burdisso col turbante aggrappato a Toni, la Roma terrà botta