Borriello: «Andremo lontano»

06/10/2010 alle 09:15.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - «Tranquilli, vedrete a fine stagione dove saremo». Parola di Marco Borriello, direttamente da Coverciano. Il bomber romanista è arrivato nel centro tecnico azzurro da Napoli, dove, dopo la partita, aveva rivisto familiari e amici. E c’è arrivato con uno stato d’animo contrastante. Arrabbiato «per alcune interpretazioni delle mie parole», felice «per la convocazione» e fiducioso «sul futuro della Roma». L’attaccante napoletano è contentissimo di essere tornato a far parte del gruppo azzurro dopo l’esclusione dal Mondiale

la partita, aveva rivisto familiari e amici. E c’è arrivato con uno stato d’animo contrastante. Arrabbiato «per alcune interpretazioni delle mie parole», felice «per la convocazione» e fiducioso «sul futuro della Roma». L’attaccante napoletano è contentissimo di essere tornato a far parte del gruppo azzurro dopo l’esclusione

dal Mondiale (avrà il numero 11). Però, al tempo stesso, nella sua testa c’è anche il momento negativo della Roma. La sua squadra, quella che, a fine agosto, ha voluto con tutte le sue forze (e non, come ha detto qualcuno ieri, «per motivi di tasca») non riesce ancora ad esprimere «l’altissimo potenziale» che ha. Questo non lo rende certo sereno. Però, il nuovo bomber giallorosso, è convinto, come dice chi l’ha incontrato in questi giorni al Romanista, che la Roma «si riprenderà presto perché ha tutte le carte in regola per vincere». Lo aveva detto subito dopo il ko del San Paolo, l’ha ribadito in questi due giorni di lavoro a Coverciano a chi ha avuto modo di parlarci: «Tranquilli - ha spiegato col sorriso - vedrete a fine stagione dove saremo». Ci crede, Marco. Ci vuole credere in questa Roma che ancora stenta a tornare grande. Anche per questo non gli sono andate giù alcune ricostruzioni fatte sul suo presunto attacco a Ranieri dopo la sostituzione di domenica scorsa: «Non ho mai voluto attaccare l’allenatore - è il suo pensiero - sono, semplicemente, stato sincero». Col tecnico, che pure ci parlerà appena tornerà a Trigoria, non c’è quindi nessun problema. Così come con lo spogliatoio, che anzi lo ha accolto a braccia aperte fin dal primo giorno. «Borriello - racconta chi lo conosce bene - è un ragazzo sensibile e molto molto schietto, che va d’accordo con tutti proprio perché dice le cose in faccia».E così ha fatto domenica, senza alcuna volontà di andare contro l’allenatore.

 

Non solo: l’attaccante è deciso a rimanere in pianta stabile nel giro azzurro e sa che solamente continuando con grandi prestazioni in giallorosso potrà farlo. A Coverciano - dice ancora chi l’ha visto - si è presentato in grande forma. È spesso insieme a , ieri mattina, nell’allenamento per reparti, erano l’uno accanto

all’altro. Anche al bar o a tavola sono spesso vicini, decisi a conquistare due importanti vittorie in queste qualificazioni europee. Daniele sarà titolare in entrambe le partite, Marco, con ogni probabilità, partirà dal primo minuto almeno una volta, magari proprio a Genova. Lui si dà da fare in allenamento, vuole mettere

in difficoltà Prandelli, ma accetterà qualsiasi decisione. Proprio come fa nella Roma. «La squadra a cui ho detto sì perché il presidente mi ha parlato di cuore ed emozioni», che ha puntato decisa sul suo talento, e che lui vuole ripagare. A suon di gol, fin dalla prossima partita. Perché se c’è una cosa sicura è che Marco Borriello ha lo stesso obiettivo di Claudio Ranieri (e e chiunque lavori a Trigoria): «Vincere con la Roma».