Behrami torna. E ora aspetta la Roma

18/10/2010 alle 09:34.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - «I will find the light at the end of the tunnel! ». «Troverò la luce alla fine del tunnel!», scriveva a fine settembre Behrami sul suo status di Facebook. Valon temeva di dover restare fermo a lungo, dopo l’infortunio rimediato pochi giorni prima con lo Stoke City. Non è stato così. Sabato scorso, contro il Wolverhampton, è rimasto in panchina. Ma solo in via precauzionale. L’ex tecnico del Chelsea Avram Grant non ha voluto gettarlo nella mischia. Affrettandone il rientro, l’esterno svizzero che piace tanto alla Roma avrebbe rischiato una ricaduta.

 

Non è un grande momento per Valon. Non lo è da quando la Roma ha dovuto rinunciare al suo acquisto. Temporaneamente, lo diciamo subito. Perché l’intenzione è di provare a prenderlo a gennaio. Il problema, all’epoca, è stato di natura squisitamente economica. Preso Borriello, non c’erano più soldi in cassa per provare a comprare Behrami dal West Ham. A far saltare i piani di Trigoria fu il no di Julio Baptista a un paio di grandi offerte giunte da Olympiacos e Galatasaray. Specie in Turchia, dove Rijkaard avrebbe fatto carte false per averlo con sé. Storia nota. E senza un lieto fine, visto che finora il brasiliano si è prevalentemente dedicato a scaldare la panchina. L’affare sfumato in uscita impedì alla Roma di accontentare gli Hammers. Gli inglesi valutavano il cartellino del giocatore circa 6 milioni di euro. Troppo. Sarebbe troppo anche a gennaio, quando la Roma si dovrebbe presentare a Londra per bussare alla porta del West Ham. Nella trattativa dovrebbero essere inseriti Okaka e Rosi. All’orizzonte, però, c’è un altro ostacolo da superare: la volontà di Aleandro di restare a Roma. Già, perché mentre la punta ha più volte espresso il desiderio di volare in Inghilterra (l’ultima volta dal raduno dell’Under 21), Rosi non ci pensa proprio. Aleandro sente, evidentemente, di non avere espresso ancora tutto il suo potenziale.

 

La Roma deve però pensare ad accontentare il suo allenatore. Ranieri, specie adesso che può di nuovo contare su Taddei, non pare disposto a cambiare modulo. E per il suo 4-4-2 l’acquisto di Behrami non è importante. È fondamentale.