Basilea: crogiolo di gol, storie e religioni

19/10/2010 alle 11:53.

GASPORT (S. BOLDRINI) - Il Basilea è come la sua città, dove sono nate la classe del tennista Roger Federer e la creatività dell’architetto Thomas Zumthor, o dove ha vissuto il genio di Friedrich Nietzsche: è un mosaico di storie, culture e religioni. C’è l’argentino ebreo David Abraham, difensore, cresciuto nell’Independiente. C’è l’esterno sinistro Behrang Safari, nato in Iran, macittadinanza svedese. C’è il ghanese Samuel Inkoom,

C’è l’esterno sinistro Behrang Safari, nato in Iran, macittadinanza svedese. C’è il ghanese Samuel Inkoom, titolare al mondiale Under 20 nel 2009 in Egitto e tre mesi fa al mondiale sudafricano. C’è lo svizzero di origine kosovara Shaqiri, già presente nella nazionale elvetica. E poi l’ivoriano che ha il nome che sembra uno scioglilingua, Yapi Yapo, l’australiano Scott Chipperfield, l’ex romanista Daniel Unal (27 gare e 4 gol nella Primavera 2007-08) di origini siriane — non è stato convocato, è a disposizione della Primavera —, lo zambiano Tembo sbarcato a Basilea dopo 2 stagioni in Tunisia.

Un crogiolo, in cui la stella polare è Alexander Frei, con 40 gol il miglior marcatore di sempre della nazionale svizzera. Frei, tornato a Basilea nel 2009 con un contratto di quattro anni in tasca, ha vissuto un mondiale difficile. È stato contestato dai tifosi, nonostante la sua storia di gol, già 8 nell’attuale campionato. Tutto calcio è paese, anche in Svizzera