Arbitra Damato, tifoso interista

15/10/2010 alle 09:35.

IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Da una genovese all’altra l’arbitro non cambia: Damato di Barletta fu con la Sampdoria, nella sera in cui la Roma perse lo scudetto dell’ultima stagione anche e soprattutto per colpa delle sviste dell’arbitro pugliese. Damato sarà con il Genoa, nella sera di domani in cui, sempre la Roma, si ritrova a giocare una partita fondamentale per il suo futuro. Una di quelle gare da vincere a tutti i costi per evitare di cadere nel precipizio che tutti ci saremmo aspettati di veder arbitrata da un fischietto diverso da quello stesso che fece infuriare l’Olimpico lo scorso 25 aprile.


delle sviste dell’arbitro pugliese. Damato sarà con il , nella sera di domani in cui, sempre la Roma, si ritrova a giocare una partita fondamentale per il suo futuro. Una di quelle gare da vincere a tutti i costi per evitare di cadere nel precipizio che tutti ci saremmo aspettati di veder arbitrata da un fischietto diverso da quello stesso che fece infuriare l’Olimpico lo scorso 25 aprile. Giorno dal quale, tra l’altro, Damato non ha arbitrato più i giallorossi, anche perché dopo gli errori di quella sera (su tutti il rigore non dato alla Roma per il mani di Zauri quando si era ancora sullo 0-0) su di lui ne sono uscite tante di notizie curiose. Anzitutto quella che in gioventù era tifoso dell’Inter con tanto di iscrizione al club nerazzurro di Barletta (cosa tra l’altro da lui mai smentita); poi quella di un’amicizia con il barese, ormai sampdoriano, Cassano che qualche dietrologia sulla partita dell’Olimpico finì inevitabilmente col provocarla, anche perché fu tutta la sua condotta di gara


ad irritare il pubblico romanista, non solo i singoli episodi, tanto che dopo quella partita la presidente Sensi lo definì "inadeguato", interpretando con la massima eleganza possibile il giudizio dato sull’arbitro dai propri tifosi.

 

Dunque, ci chiediamo, visto quanto accaduto finora (Russo a Brescia su tutto, ma anche altre decisioni non proprio limpide prese finora dagli arbitri nei confronti della Roma, che tra l’altro deve ancora avere il primo rigore a favore della stagione) era così necessario affidare questa partita così delicata per i giallorossi proprio al pugliese, che tornando sul luogo del misfatto potrebbe anche essere fortemente condizionato dal ricordo di quel che combinò il 25 aprile? Se tra i criteri di scelta degli arbitri c’è anche quello della loro impermeabilità

nei confronti dell’ambiente circostante, per Damato la gara di domani sarà davvero una prova del nove, perché con ognuna delle sue decisioni rischierà di provocare le proteste dell’una o dell’altra squadra. Se fischierà

a favore della Roma il dirà che lo farà per una sorta di compensazione (se mai si può compensare uno scudetto perso); se lo farà a favore dei liguri i romanisti penseranno che da lui sono davvero perseguitati. No, stavolta la scelta di Braschi non ci è piaciuta. Era meglio mandare qualcun altro, anche se nelle 9 partite di campionato in cui è stata diretta dal pugliese la Roma vanta 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. L’ultima delle quali, però, è ancora troppo fresca nella memoria giallorossa. Gli assistenti: Ghiandai e Manganelli Sono due segnalinee giovani e preparati che finora hanno raramente deluso. Meglio così, perché per arginare le incertezze di Damato serviranno il polso fermo e gli occhi buoni di due dei migliori assistenti del campionato.