IL GIORNALE (M. MOLINARI) - Francesco Totti è lottavo re di Montecarlo. È stato il più votato, sbaragliando concorrenti come Beckham, Eto'o, Drogba e Seedorf aggiudicandosi così il «Golden Foot 2010» premio internazionale alla carriera che gli è stato consegnato ieri sera dalle mani del principe Alberto II di Monaco.
Promenade situata al Larvotto, lungomare di Montecarlo. Il primo nel 2003 fu Roberto Baggio (altro celebre Numero 10 della pedata italica) nel 2007 toccò a Del Piero, mentre lanno scorso vinse Ronaldinho. Un giusto riconoscimento alla carriera di Totti che arriva in un momento molto delicato per lui e per la «sua» Roma, non a caso il Capitano come tutta la squadra è in silenzio stampa, ma per l'occasione speciale ha fatto uneccezione: «Non mi aspettavo di vincere questo premio - ha detto - vista la concorrenza di grandi fuoriclasse, ma è toccato a me, quindi me lo prendo».
Totti diventa pensieroso quando si affronta il discorso Roma: «Anche lo scorso anno avevamo cominciato male ora ce la stiamo mettendo tutta per ritrovare la giusta concentrazione, le vittorie utili al morale e alla classifica» . E per quanto riguarda il discorso di un possibile ritorno in Nazionale? «Adesso non ci penso, in questo momento la mia testa è alla prossima partita contro il Genoa». Tutti però lo reclamano, da Buffon a Cassano: «Certo mi lusinga, ma io decido con la mia testa».
Se la sera e con essa la passerella monegasca è stata tutta per il «gladiatore», in mattinata sotto una pioggia autunnale insolita da queste parti, il protagonista, oltre a Giancarlo Antognoni era stato «kaiser» Franz Beckenbauer, nel Principato per aggiungere le sue impronte di Campione del Mondo con la Nazionale tedesca nel 1974, unico, con il brasiliano Mario Zagallo a poter vantare il titolo anche da allenatore.