IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - «Quando torno in campo? La prossima settimana». Adriano si lascia sfuggire questa frase ai tifosi. Un piccolo strappo alla regola, o meglio al silenzio stampa imposto dalla società. Che non ha impedito però allImperatore di partecipare ad una iniziativa lodevole per non dimenticare lOlocausto. Il brasiliano non è infatti voluto mancare ieri, insieme al laziale Tommaso Rocchi, allAeroporto di Fiumicino. Adriano desiderava salutare le due squadre giovanili della nostra regione, il Fiumicino e il Futbolclub, che qualche mese fa si sono aggiudicate il quinto Trofeo della Memoria-Arpad Weisz.
Ranieri era stato più evasivo in conferenza a Trigoria. A precisa domanda su quali fossero le condizioni
della punta, aveva detto: «Per Adriano ancora non c’è una data di rientro. Si sta allenando a parte». Il brasiliano però, a quanto pare, si sente ormai vicino al pieno recupero dalla lesione alla coscia destra. Meglio così. Anche se in questo momento la coppia Totti-Borriello va che è un piacere, anche se Vucinic potrà essere ben più di una semplice alternativa quando tornerà al massimo della forma, la Roma continua a credere che il brasiliano sarà l’asso nella manica di Ranieri. A Trigoria sono convinti che, se riuscirà a recuperare lo smalto perduto in Brasile, Adriano potrà fare la differenza nella seconda parte della stagione. L’Imperatore ce la sta mettendo tutta. Si allena con professionalità, limita le uscite pubbliche, dove comunque non si dà mai ai bagordi. Ma sarà Ranieri a decidere quando e quanto impegnarlo. E poi come. Con quale schieramento tattico? Perché se per assurdo Adriano potesse rientrare domenica a Parma, difficilmente potrebbe trovare spazio in un ipotetico 4-4-2. A meno, ovviamente, di non cambiare modulo.
