REPUBBLICA (M. PINCI) - C´era una volta una favola: Roma come Rio, seconda patria sportiva per i brasiliani di tutto il mondo. Dopo la crisi di gioco e risultati, però, nella capitale il Samba non va più di moda.
Il vero volto della recessione carioca, però, è quello di Adriano. Arrivato in estate con la promessa di perdere peso e tornare campione, l´attaccante è già al bivio. La ripresa completa era prevista in tre mesi. Ma il peso (circa cento chili) non è calato secondo le attese. Prima di gettare la spugna a Trigoria vogliono provarle tutte: ridisegnato il programma personalizzato di allenamenti, doppia seduta di lavoro atletico tutti i gironi (ieri lui e Taddei unici in campo) con il preparatore personale Bertelli e un dietologo dell´Università costantemente a sua disposizione. Restano i dubbi: quelli di Ranieri, che in attesa di rivederlo al top lo impiega da esterno, e quelli di Adriano, che in quel ruolo non si ´vede´. «Per giocare bene devo essere felice», aveva detto col sorriso sbarcando a Roma. Quel sorriso, oggi, è già quasi svanito.