
IL MESSAGGERO - Un anno fa Luciano Spalletti lasciava la Roma, sostenendo che alle sue spalle non aveva più una società responsabile. E passata molta acqua sotto i ponti, una rimonta entusiasmante della squadra e il passaggio di proprietà della Roma. Eppure, Ranieri oggi potrebbe dire la stessa cosa. Formalmente, dirigenza e quadri tecnici sono tutti al l
Prima è necessario ritrovare due cose: energia, per tenere il campo contro chiunque (finora è stato lesatto contrario) e spirito vincente di gruppo. Qualcuno sostiene che la Roma si è rafforzata nel mercato (mi metto anchio tra questi, fosse solo per Borriello), qualcun altro che ha aumentato la confusione tattica, costringendo Ranieri a cambiare alla cieca. Non avremo mai una risposta definitiva. Di certo, il mercato è stato casuale. Prima dellaccordo Unicredit, si basava su giocatori a titolo gratuito. Sul finale, ci sono stati due sacrifici. E possibile che il mix, non programmato, abbia scombussolato lallenatore.
Però Ranieri è troppo esperto per non sapere che deve fare la minestra con gli ingredienti che ha. E certo si offenderebbe se ricordassimo a uno come lui che senza veri laterali offensivi non si fa il 4-4-2. Niente lezioni al principe Claudio e zero dubbi sul Capitano. A loro tocca prendere il gruppo per mano, a partire da domani. Ci sono appuntamenti utili per il rilancio, poi lInter per verificare lorgoglio. Ricominciamo dal Bologna.