Un attaccante che vale per cinque

02/09/2010 alle 11:21.

L ROMANISTA (G. PIACENTINI) - MELIUS ABUNDARE quam deficere dicevano i latini. Chissà se la pensa in questo modo anche Claudio Ranieri che, alla luce del calciomercato brillante della società giallorossa concluso con l’acquisto di Marco Borriello, ha a disposizione una vasta gamma di alternative in tutti i reparti del campo. E’ in attacco però che il tecnico giallorosso ha il maggior numero di soluzioni dopo l’arrivo del centravanti azzurro, e quando anche Adriano t

Tanti gli attaccanti a disposizione di Ranieri, infiniti i moduli che il tecnico può decidere di adottare dal principio o a partita in corso, anche se l’arrivo di un calciatore con le caratteristiche di Borriello, un ariete da area di rigore, lascia pensare che il modulo di partenza possa essere il 4-4-2. Ma le varianti sono talmente tante che il tecnico giallorosso ha solo l’imbarazzo della scelta. Proviamo ad analizzarla una per una, partendo proprio dal 4-4-2.

4-4-2 E’ il modulo che Ranieri ha sempre avuto in mente, fin dalla scorsa stagione ma la mancanza di un vero attaccante da area di rigore gli ha sempre impedito di metterlo in pratica. Ora con l’arrivo di Borriello

la situazione è cambiata perché l’ex milanista sembra il giocatore ideale per questo modulo e il compagno ideale per , che così potrebbe “dividere” le botte dei difensori avversari. Con Borriello e in avanti, ritorna in discussione il ruolo di Vucinic, che sulla scia di quello che gli ha chiesto già dallo scorso anno Ranieri, dovrà sacrificarsi sulla fascia con compiti che siano anche di copertura. Con e Pizarro in mezzo al campo (o Brighi, Simplicio, Perrotta, anche qui c’è solo l’imbarazzo della scelta) dalla parte opposta giocherebbe Taddei e non Menez per una questione di equilibri tattici. Il francese potrebbe invece essere un sostituto ideale del montenegrino nel caso in cui Mirko dovesse giocare da attaccante vero al fianco di o Borriello. Ovviamente quando sarà recuperato anche Adriano entrerà di diritto nel ballottaggio per una maglia da titolare.


4-3-1-2 E’ una variante del 4-4-2, ma molto più offensivo perché consente al tecnico di sfruttare in posizione centrale Jeremy Menez alle spalle di due attaccanti. Con questo modulo il centrocampo a tre è formato (parliamo sempre di un ipotetico 11 titolare) con Pizarro vertice basso nel rombo di centrocampo, (a sinistra) e Perrotta (a destra) interni e Menez alle spalle delle punte. Che in questo caso sarebbero 4 per due maglie: due attaccanti potenti (Borriello e Adriano) e due tecnici ( e Vucinic). Volendo alternare uno potente e uno tecnico si potrebbe partire con Borriello- e in altenativa Adriano- Vucinic ma è logico che i ruoli sono assolutamente intercambiabili.

E’ il modulo spallettiano per eccellenza ma anche Ranieri ha dimostrato di saperlo utilizzare all’occorrenza. Con De Rossi e Pizarro davanti alla difesa sulla trequarti non si può prescindere da uno tra Taddei e Perrotta: con il brasiliano a destra, a sinistra andrebbe Vucinic e tornerebbe a giocare dietro alla punta (Borriello o Adriano). Con Perrotta trequartista centrale, a sinistra rimarrebbe Vucinic mentre a destra potrebbe finire Menez, con  centravanti.

4-3-2-1L’albero di Natale è il modulo che lascia maggiore spazio alla fantasia. Alle spalle dell’unica punta ( o in alternativa Borriello), sulla destra può giocare

Menez (o Adriano) mentre dalla parte opposta Vucinic. Alle loro spalle il centrocampo a tre.

 Forza, potenza e classe, con tre attaccanti puri a formare il tridente. Al centro Marco Borriello (o in alternativa Adriano) a sinistra Vucinic e a destra . Un tridente vero, che ha una potenzialità straordinaria e che Ranieri potrà utilizzare nelle situazioni, speriamo non ce ne sia bisogno, di emergenza.