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IL MESSAGGERO - Forse non ci credeva nemmeno lui. A un quarto dora dalla fine, con la partita che sembrava avviata al pari, Vucinic è entrato in campo. Solo tre giorni fa la sua prestazione a Brescia era stata a dir poco anonima. Ma Mirko è fatto così. Si accende allimprovviso e quando lo fa è sempre decisivo. E accaduto lo scorso anno nel girone di ritorno, è riaccaduto ieri sera. In pieno recupero, sul cross di De Rossi, il montenegrino ha anticipato Lucio, colpendo di testa in tuffo e regalando quella che Ranieri ha ribattezzato la vittoria della volontà. A qualcuno in tribuna ha ricordato Pruzzo.
Lui fa finta di nulla: «Tre punti che valgono tanto sia per me che per la squadra - spiega - Ci siamo sbloccati, abbiamo battuto una grandissima squadra. Cosa ci era mancato sinora? Non penso lautostima, siamo consapevoli di essere molto forti. La cosa più importante è non esserci abbattuti nel periodo nero». Poi si leva un sassolino dalle scarpe che nelle ultime settimane deve avergli dato molto fastidio: «Diciamo che con questa rete ho pareggiato lassist che avevo fatto in Supercoppa a Pandev ».
Ha sostituito Totti che domani compirà gli anni. Stanotte in suo onore, partirà dalla Cecchignola una curiosa processione dei tifosi che si concluderà a via Vetulonia (zona Porta Metronia) dove Francesco ha trascorso la sua gioventù. Intanto Montali prova a spegnere le polemiche sulla reazione del capitano al momento della sostituzione: «Francesco vorrebbe dare sempre il 100%. A volte, reagire così può succedere. Dobbiamo comunque esser felici, perché è ritornata la Roma anche se già a Brescia avevamo dato un segnale di risveglio. Lippi? Fantasma creato ad arte, perché non abbiamo mai pensato di sostituire Ranieri».
Raggiante Lobont: «Mi è andata bene. Siamo stati grandi, dimostrando di essere un gruppo che non molla mai. Ringrazio i compagni per gli abbracci di fine partita, mi hanno fatto molto piacere. Ora pensiamo a martedì, perché vincere con il Cluj non sarà facile».