CORSERA (VALDISERRI-BERSANI) - Dopo lennesimo k.o. Nella Roma che perde in campionato e in Champions League affiorano i contrasti tra Francesco Totti e il tecnico Claudio Ranieri. Le parole del capitano a Monaco dopo il k.o. col Bayern («Abbiamo fatto il vecchio catenaccio, nemmeno un tiro in porta: non si può giocare così») hanno fatto grande rumore. Tanto che la società ha imposto il silenzio stampa ai giocatori e minaccia ritiri, lasciando il diritto di parola solo a Claudio Ranieri e ai dirigenti. Quello che Totti ha detto
Tira aria di ritiro. Non è uno scioglilingua e non sarebbe in ogni caso divertente da pronunciare per i calciatori della Roma, usciti con il morale a pezzi dalla gara desordio stagionale in Champions League. La terza sconfitta in quattro partite ufficiali, per non parlare della prestazione sciorinata col Bayern, rinunciataria e scadente soprattutto nella ripresa, ha portato con sé una scia di polemiche e possibili ripercussioni. Il ritiro dipenderà dallesito della prossima sfida di domenica con il Bologna, anche se Claudio Ranieri non sarebbe daccordo. Dopo il naufragio di Cagliari, lallenatore aveva messo le mani avanti, parlando apertamente di «provvedimento inutile e obsoleto», a chi gli chiedeva delleventualità di questa scelta punitiva.
Nel frattempo, il tecnico ha tenuto a rapporto la squadra: un lungo confronto sul campo «Testaccio» che ha fatto slittare lallenamento pomeridiano di unoretta. Contenuti del chiarimento? Coesione da ritrovare e necessità di riscatto immediato, parlare meno e sudare di più. Cera tutto il repertorio del mister, insomma, che vuole ritrovare lo spirito giusto prima di pensare al modulo. Il tutto nellindifferenza dei tifosi: né contestazione, né incoraggiamenti. Solo qualche ostinato cacciatore di autografi ad attendere i calciatori fuori i cancelli del «Bernardini». Prima di imbarcarsi sul volo per la capitale, Rosella Sensi è tornata sulla sconfitta di mercoledì: «Non sono felice di come vanno le cose ma resto fiduciosa per il futuro. È stata una partita particolare».
Anche Nicolas Burdisso è deluso per un ritorno in giallorosso che immaginava diverso: «La squadra è più forte dello scorso anno e ha già dimostrato di saper reagire di fronte alle difficoltà. Nello spogliatoio stiamo cercando di capire i motivi di questo passaggio a vuoto, ma posso dire che non manca lentusiasmo, come ha detto qualcuno: le motivazioni sono le stesse della scorsa stagione».
Smentiti in un sol colpo Ranieri e Perrotta, il difensore ha risposto sul tema della Roma «catenacciara», sollevato da Totti: «Dal suo punto di vista ha ragione, perchè avrebbe bisogno di maggiore sostegno».
Notiziario dal campo: Mexes ha ripreso ad allenarsi a pieno regime e rientrerà dunque al posto dello squalificato argentino, che salterà anche la trasferta di Brescia. Scelte obbligate, dunque, in difesa (assenti Riise - tornerà dalla Norvegia domenica - e Castellini), con Juan accanto al francese e la coppia Rosi-Cassetti sulle corsie esterne. A centrocampo potrebbe toccare finalmente a Simplicio e, in quel caso, il sacrificato sarebbe uno tra Perrotta e Brighi. Di supporto alle punte Totti-Borriello, però, potrebbe tornare titolare Jeremy Menez, sempre che Ranieri abbia perdonato il fantasista per "un riscaldamento troppo lento" a Monaco. Ancora al palo restano Vucinic e Taddei.