Totti: "La vera Roma è un’altra"

12/09/2010 alle 11:57.

CORSPORT (P. TORRI) - Il campanello d’allarme si è trasformato in un campanone. Tanto per rendere l’idea: cinque pap pine al passivo, amichevoli a parte, la Roma non le incassava da oltre dieci anni, tre maggio 1999, un 4-5 casalingo contro l’Inter di Ronaldo, Zeman in panchina, comunque gli applausi della gente a fine partita; i giallorossi non subivano una sconfit ta in campionato con quattro reti di scarto dal 19 ottobre del 2008

TUTTO SU MERCOLEDI’ - La Roma non c’è, non si sa dove sia finita e tra po chi giorni ci sarà un battesimo in che ora è meglio non pen sarci. Se Ranieri si era preoccupato dopo le occasioni lasciate al Cesena nella giornata inaugurale, figuratevi quali possano essere i suoi pensieri dopo questi novanta minuti in cui il Cagliari, oh il Cagliari mica il Real Madrid, ha pasteggiato ogni volta che si è presentato nella metà campo giallorosso. Non si puà non essere preoccupati dopo aver visto questa Roma, senza cuore, anima, testa, gambe, un disastro a voler essere ot timisti.

IL CAMBIO - sostituito dopo il ri gore di Matri (ma perché?), è un al tro segnale preoccupante, quello di un Ranieri che ha fatto capire alla sua squadra, pensiamo al Bayern, questa è andata e ma perché? pure qui. Un errore grossolano. Il capita no ha assistito allo sfascio da bordo campo. Sul momento ha faticato pu re lui a capire quel cambio, ha ubbi dito con un po’ di stupore, capendo in quel momento che si stava andan do incontro a una notte di amarezze. Nel dopo partita il capitano romani sta ha provato a ridimensionare quel cambio. Ha detto di no quando gli è stato chiesto se la sostituzione l’ave va chiesta lui, ha allargato le braccia quando ha provato a dare una spiega­zione: «Che dovevo fare? Il mister mi ha spiegato che quel cambio è stato detta to dal pensiero della partita di contro il Bayern Mo naco. Eravamo anda ti di nuovo sotto, era vamo in dieci per l’espulsione di Bur disso, quindi...» , ma la faccia che accompagna quel sorriso fa capire che i pensieri sono diversi dalle parole ufficiali.

LA LETTURA - Non poteva esserci inizio peggiore per la Roma. Un punto in due partite, la sensazione di una squadra che è rimasta allo scorso an no, i nuovi arrivati che si fanno male (Castellini) o non convincono (Guil lermo Burdisso). Tutto questo non può che legittimare un po’, anzi tan ta preoccupazione. Anche se ha provato a tirare e tirarsi un po’ su: «E’ stata una brutta sconfitta, cinque gol al passivo fanno sempre male, certo non ci aspettavamo di iniziare il campionato conquistando un solo punto in due partite. Ma provo a con solarmi pensando che un anno fa do po due partite eravamo a zero punti. Voglio tentare di essere ottimista e di co che, per ora, non sono preoccupa to, del resto siamo soltanto all’inizio. Sono convinto che la Roma vera sia un’altra» . Speriamo.