CORSPORT (G. D'UBALDO) - Claudio Ranieri indossa un sorriso di facciata. Allallenatore non hanno fatto piacere le dichiarazioni di Francesco Totti. « Non ho ancora letto i giornali », dice arrivando in aeroporto a metà mattinata. Se non li ha letti qualcuno deve avergli già riferito. Inevitabile il faccia a faccia alla ripresa degli allenamenti. « Il calcio è questo, si ricomincia, domenica cè unaltra partita... » . Sorride nervoso.
Prima di imbarcarsi parla a lungo con Nicolas Burdisso. Gesticola e ha il volto tirato.
REPLICA - « Le dichiarazioni di Totti? Situazioni come queste me ne sono capitate tante da quando faccio lallenatore. Quello che ho da dire lo riferirò direttamente al giocatore... », aggiunge con un ghigno che preannuncia un colloquio senza tanti convenevoli. Riflette amaro, prima di salire sullaereo: « La partita lavevamo impostata bene. Contro una grande squadra come il Bayern fino a undici minuti dalla fine eravamo riusciti a tenere botta. Se avessimo portato via il pareggio si sarebbe parlato di unimpresa, sarebbe stato un miracolo... ».
IL COLLOQUIO - Ranieri legge i giornali sullaereo. Quando arriva a Fiumicino il suo umore è peggiorato. Lo attende un lungo pomeriggio a Trigoria. La squadra arriva per lora di pranzo e dopo un breve riposo si ritrova alle 16,15 a prepararsi per essere pronta a scendere in campo alle 17. In questo breve arco di tempo Ranieri trova il tempo di parlare con Totti. Dieci minuti di colloquio. Toni un po severi allinizio da parte dellallenatore, sicuramente concilianti prima di arrivare in campo. Il capitano ha spiegato che non voleva fare una critica diretta al tecnico. Se avesse voluto attaccarlo, lo avrebbe fatto personalmente, faccia a faccia, oppure facendo una conferenza stampa. La sua è stata una considerazione a caldo, con i nervi tesi per lennesima partita persa. Totti ha ribadito comunque il suo pensiero, secondo il quale la Roma dovrebbe giocare più avanti, che non può affrontare una partita di Champions League con un atteggiamento così passivo. « Possiamo pure perdere, ma giochiamocela » . Questa la sintesi del pensiero del capitano. Ranieri gli ha risposto che non era nei suoi piani mandare in campo una squadra così rinunciataria e che non intende trasmettere un atteggiamento passivo alla squadra. I due si sono scambiati il loro punto di vista, ribadendo alla fine di avere un obiettivo comune: aiutare la Roma a uscire da questa situazione.
SUL CAMPO - Ranieri poi ha avuto risposte importanti anche dalla squadra. Sul campo con la voglia di rimettersi subito al lavoro. Le critiche che sta ricevendo in questo periodo sono pesanti, in alcuni casi anche impietose, ma il tecnico è sicuro di venirne fuori perchè il gruppo è sano. Preferisce essere lui il parafulmine in questo momento, con la società in vendita, durante il quale senza una guida sicura cè il rischio di un pericoloso sbandamento. Ranieri ritiene che la Roma abbia bisongo di tempo. Pizarro non si è mai allenato durante lestate. Per tornare in forma ha bisogno di giocare. Lo stesso discorso vale per Totti. Borriello è appena arrivato e deve giocare per trovare lintesa, anche se la squadra è abituata ad avere un attaccante che cerca la profondità come Vucinic. Adriano non è ancora pronto, anche Juan risente delle fatiche del Mondiale. Claudio Ranieri sente che ne verrà fuori. « Non vi preoccupate, tengo botta », ha detto ai suoi amici fidati.