Totti e Ranieri fanno pace per non perdere l’Europa

28/09/2010 alle 12:17.

LIBERO (F. PERUGINI) - Nel giorno del suo compleanno, è Francesco Totti a fare un regalo al suo allenatore, Claudio Ranieri. Con la saggezza dei 34 anni appena compiuti, il Pupone porge la mano (e le scuse) al tecnico giallorosso, colpevole di averlo sostituito sabato sera “causando” la vittoria della Roma sull’Inter. «Per l’allenatore scegliere non è mai semplice, soprattutto quando ha un reparto offensivo forte, non vorrei essere nei suoi panni - dice Totti cercando di giustificare la sua fuga dall’Olimp

Il capitano, festeggiato ieri mattina in allenamento da compagni e mister, prova a richiudere il calderone delle polemiche e Ranieri ringrazia con un’attestazione di fiducia assoluta nel suo leader alla vigilia del match di contro il Cluj: «Non penso di gestire alla Altafini - ha spiegato ieri l’allenatore giallorosso -, lui è affidabile al 100%, anzi oltre. È un giocatore integro e forte. Se lo schiero è perché penso possa giocare tutta la partita». Il tecnico “romano e romanista” può sorridere per i frutti portati dal suo affollato reparto offensivo, ma deve anche far fronte a qualche grana. Insieme con , infatti, sabato sera si è “ammutinato” anche Adriano. Il brasiliano, scaldatosi a lungo nel secondo tempo, si è rifiutato di entrare in campo contro i nerazzurri al 40’, regalando involontariamente la prima “soddisfazione” ai tifosi e ai suoi detrattori. Anche con lui, però, Ranieri sceglie di usare l’ironia: «Domenica c’è stato il confronto Francesco e Adriano, chereputo intelligenti. Anche l’allenatore credo che lo sia, quindi è andato tutto come doveva andare».

Con Borriello indisponibile, stasera contro i romeni (che dovrebbe rinunciare agli italiani De Zerbi, Sforzini e Piccolo) e Julio Baptista francamente inadeguato, in attacco ci sarà il solo , supportato da Perrotta e dagli altalenanti Menez e Vucinic nella riedizione del classico giallorosso. Il francesino si sta imponendo nel gioco come pedina fondamentale, ma cambia spesso posizione e a volte fatica ad adattarsi. Il montenegrino, invece, ancora una volta ha dimostrato di essere decisivo soprattutto se inserito a partita in corso, ma è l’uomo più temuto dal tecnico dei romeni, Sorin Cartu. A centrocampo ancora in dubbio Pizarro, che dovrebbe lasciare il posto accanto a a Brighi. In difesa spazio alla coppia Mexes-Burdisso, con sulle fasce Cassetti e Riise (ancora con il casco per il momento) e in porta conferma per dopo la splendida prestazione di sabato.

EFFETTO ENTUSIASMO «La vittoria contro l’Inter è stata la medicina giusta ridarci la speranza - chiarisce Ranieri -, eravamo convalescenti, ora vorrei già volare. I ragazzi hanno sofferto ma hanno continuato a lottare, siamo entrati finalmente nella dimensione del campionato e vogliamo restarci, ma non possiamo dimenticare l’inizio amaro». L’occasione giusta è la sfida contro i campioni di Romania, vincitori all’Olimpico due anni fa. «Siamo stati scottati una volta, adesso saremo pronti e reattivi - assicura il mister testaccino, costretto a vincere per dimenticare il ko all’esordio contro il Bayern Monaco e non compromettere il cammino in -. Farci sorprendere di nuovo sarebbe da tonti». E lo sarebbe anche sciupare l’entusiasmo generato dalla vittoria sui campioni d’Italia.

Intanto il cda ha approvato il bilancio dell’A.S. Roma, che ha chiuso l’esercizio 2009-2010 con ricavi consolidati in flessione del 14,8% rispetto alla stagione precedente a 137 milioni di euro e con una perdita netta salita a 21,8 milioni di euro rispetto ai -1,3 milioni di euro dello stesso periodo di un anno fa.